1° RADUNO N.O.R.M. ROMA IN MEMORIA DI ROMANO RADICI, MEDAGLIA D’ARGENTO AL VALOR CIVILE
SANTUARIO DIVINO AMORE
1° RADUNO N.O.R.M. ROMA IN MEMORIA DI ROMANO RADICI, MEDAGLIA D’ARGENTO AL VALOR CIVILE
I CARABINIERI NON DIMENTICANO I LORO CADUTI
Era il 6 dicembre 1981 quando il carabiniere Romano Radici, di servizio a bordo di una gazzella del Nucleo Radio Mobile, durante il controllo di due individui sospetti in zona Piramide – Cestia , è stato vilmente colpito a morte. Uno di loro era un pericoloso terrorista, armato di pistola. Radici era nato a Roma il 5 agosto 1943. Aveva 34 anni. Il luogotenente, Antimo De Pasquale, attuale Presidente dell’Associazione Nazionale Carabinieri, sezione di Zagarolo – San Cesareo, in quel tempo prestava servizio, in qualità di Vice Brigadiere, presso la stazione CC di Roma Giardinetti. Aveva 26 anni e fatti come quello del collega caduto nell’adempimento del proprio dovere restano impressi per tutta la vita. Romano Radici era sposato e aveva due figli, Laura e Paolo, che ora abitano a San Cesareo.
Il N.O.R.M. (Nucleo Operativo Radio Mobile), il Corpo dell’Arma di cui faceva parte Radici, ha deciso di onorarne la memoria, istituendo un raduno annuale, il primo dei quali è avvenuto, sabato 9 maggio, al Santuario del Divino Amore. Hanno preso parte alla singolare iniziativa culminata in una solenne cerimonia religiosa, il Comandante provinciale, Gen. Salvatore Longo, il Gen. Luigi Maiuolo della Presidenza Nazionale dell’ANC (Associazione Nazionale Carabinieri), i famigliari di Romano, a cui è stato donato un quadro raffigurante il loro congiunto, tantissimi Carabinieri amici e le immancabili benemerite: Maria, Mariolina, Susy e Cristina. Il raduno è stato un vero grande successo. Ha suscitato emozioni e ricordi, rinnovando l’affetto per colui che continuerà ad essere presente nel quotidiano svolgimento di un servizio, che, come sempre, richiede spirito di sacrificio, abnegazione e fedeltà senza riserve alle Istituzioni.
Pino Pompilio