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SANITA’ RM/G : I REPARTI DI OSTETRICIA, GINECOLOGIA E PEDIATRIA TRASFERITI TUTTI A PALESTRINA TRA LE PROTESTE DEI SINDACI DELLA VALLE DEL SACCO

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Forte preoccupazione delle amministrazioni di Colleferro e Palestrina che agiscono e reagiscono in modo completamente opposto alla ricezione delle notizie provenienti dalla Regione in queste ore. Colleferro è in subbuglio e cerca ogni strada possibile per far tornare sui propri passi le decisioni del Presidente Zingaretti. Certo che dal neo eletto Sindaco Sanna ci si aspettava un dinamismo di sicuro meno populistico e più politico. Ma c’è da comprendere anche la difficoltà di un’amministrazione che riceve la notizia della chiusura del proprio Nosocomio il giorno dopo l’elezione. Da par sua Palestrina invece risponde con la dovuta accortezza, centellinando le parole e i comunicati comprendendo bene la delicatezza di una situazione che finalmente permette di vedere la luce di un tunnel lunghissimo e che quindi proprio per questo motivo non vuole accelerare con il rischio di commettere incidenti di percorso pericolosi che possano compromettere il raggiungimento del traguardo. Sappiamo però di contatti e attività giornaliere tra Palazzo Verzetti e la Regione Lazio.

Le notizie di ieri, comunque, danno per certo che la battaglia della Sanità tra l’Ospedale di Colleferro e quello di Palestrina sembra che sia stata vinta dal nosocomio prenestino. I reparti di Ostetricia e Ginecologia saranno gestiti direttamente da Palestrina come previsto dal piano di riordino messo in atto dalla Giunta Zingaretti per portare in parità entro il 2015 un bilancio regionale sinistrato come quello della Sanità.

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Ma una battaglia vinta che può essere paragonata a quella di Pirro.

Le disposizioni emanate dalla Regione sono infatti che da ieri non saranno più accettate dal Parodi Delfino di Colleferro richieste di ricoveri e di prestazioni. Da lunedì, poi, tutto sarà gestito da Palestrina.

E’ inutile trasferire tutta la mole di lavoro al nosocomio dei Coniugi Bernardini – ci riferisce un sanitario che fa servizio proprio a Palestrina . – Eravamo già con un organico ridotto e tutte le nostre richieste sono cadute nel vuoto. Ora che aumenta il lavoro, come si pretende di avere un servizio se non dico ottimale, almeno decente quando manca il personale?”

Come non dargli ragione? Infatti il clima che si avverte stamane tra il personale medico, paramedico e amministrativo non è certo quello di chi ha vinto una guerra ma di quello che dovrà sobbarcarsi ad una mole di lavoro, certamente non nelle proprie possibilità.

Tra i commenti ai nostri precedenti articoli merita di essere riportato quello dell’Assessore Massimo Mattogno di San Cesareo ed esponente di Forza Italia: “ Io condivido la necessità di razionalizzare gli ospedali di zona facendo in modo che essi, al di là di servizi essenziali comuni a tutti tipo il pronto soccorso, abbiano meno reparti ma in grado di funzionare come eccellenze . Non quattro mezzi reparti sotto organico, ma due reparti completi e funzionali.

È impensabile che solo per consenso elettorale si voglia tornare indietro su questa linea necessaria, sia per ragioni di sostenibilità di costi sanitari e sia di sicurezza sanitaria.

SI METTE A RISCHIO LA VITA DEI BAMBINI SE SI FANNO NASCERE DOVE VI SONO I REPARTI CON NUMERI TROPPO BASSI DI PRESTAZIONI “. Non lo dice solo la medicina ma anche il capo di questi politici che viene citato nell’articolo e cioè il Presidente Zingaretti.

Abbiamo voluto menzionare Massimo Mattogno in quanto già nel 2013, quanto certe decisioni erano solo nell’aria, pubblicava sul suo sito :“Migliorare il rapporto tra medico e paziente nel rispetto della dignità della persona, garantito dalla Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo. Questo è il punto di partenza per una politica all’ insegna della tutela del servizio ospedaliero nel nostro territorio!!!”

Antonio Gamboni

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