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Dove la cultura esiste

BAT Affiche Village des Arts Chatou 2015

Roma 4 luglio 2015 ore 12.00

Le sale antistanti il Teatro dei Dioscuri al Quirinale si allineano una dietro l’altra, al modo degli storici spazi dei palazzi cinquecenteschi, consentendo un colpo d’occhio di rara bellezza; e offrono la sensazione di trovarsi nello stesso momento in tutti gli angoli che accolgono le opere esposte.

Il Direttore Rosario Sprovieri accoglie tutti con il fare del padrone di casa, gentile ed affabile, sapendo come mettere a proprio agio tutti i suoi ospiti.

Incontriamo numerose persone in visita nella piacevole passeggiata attraverso i corridoi che di volta in volta si aprono nelle diverse salette. Tra gli altri incontriamo la nota critica d’arte Ida Mitrano che ha apprezzato in particolare la nuova tecnica costruttiva delle opere di Zero, realizzata con piccoli ritagli di stoffa i quali, inizialmente immersi nella cera da fusione liquida, determinano nella costruzione dei corpi una imprevedibile figurazione carica di drammaticità. E, come precisa ancora Mitrano, tale processo consente una maggiore apertura all’approfondimento della ricerca e una più incisiva forza espressiva alle figure che abbandonano così il segno classico ed estetico già perseguito dallo scultore.

L’ambiente elegante ed accattivante ispira alla concentrazione e all’esaltazione interpretativa delle opere presentandole tutte con la stessa evidenza.

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Il centenario Gruppo d’arte Labronico, nato nel 1920 a Livorno, dimostra di aver vissuto i suoi anni con la forza e il sostegno di tutte le fasi storiche che ha attraversato. Oggi, con il suo Presidente Gianfranco Magonzi, raccoglie il risultato di una lunga lettura e di una complessa interpretazione alla quale concorrono le più diverse esperienze che ne fanno un’opera totale composita, profonda, piena di apporti moderni, creativi e costruttivi di alto valore.

Ospite del Gruppo è Francesco Zero, lo scultore che attraversa le sale con i suoi bronzi dal movimento sfrenato ed interiore.

 

Zero e Ida Mitrano (Copia) Rosario Sprovieri

Tra Francia e Italia Zero espone costantemente opere piene di significati intellettuali, espressione di desideri atavici e di reazione alla spinta della quotidianità. Sensazioni pronte ad esplodere e liberarsi al primo di accenno di insofferenza verso il diffuso degrado mentale dei nostri tempi. Una emozione evolutiva lo porta ad orientare la reazione verso un forte riscatto artistico. Perché, come dice di lui lo scrittore e saggista Augusto Benemeglio, “nei lavori di Zero c’è soprattutto l’uomo. La figura umana…. che si distingue per la sua trasgressione, scomposizione, per la sfida contro le normalità, per la contorsione e la scarnificazione dei suoi personaggi”.

Ennio Calabria annota che “in Francesco Zero le due polarità maschile – femminile, animale – uomo si attraggono e si respingono con l’esito di finire sospinti verso l’alto e fuori dal baricentro” .

La mostra rimane aperta fino al 19 luglio, da lunedi a venerdi con l’orario 10.00-18.30.

 

Contemporaneamente, Francesco Zero espone per tutta l’estate anche in Francia a Cap d’Antibes, nelle caratteristiche Case Matte delle antiche mura della città, di fronte al ricco porto di Cannes.

La caratteristica località estiva è uno dei siti che ogni anno vengono scelti dall’Associazione culturale italo-francese STUDIOZERO – contemporaryart della quale Zero è Presidente.

Fin dal 1994 STUDIOZERO, con sede a Roma, opera tra l’Italia e l’estero, ma soprattutto  in Francia, dove recentemente una nuova sede si é costituita a Parigi. Mete autorevoli sono state raggiunte con reiterate esposizioni a New York, Londra, Beek in Olanda, Bruxelles, Parigi, Roma, Pechino, Genova, Cannes etc.

La sua storia è lunga e l’organizzazione internazionale promuove e sostiene artisti emergenti che vogliono godere della sua esperienza e dei  suoi vantaggi . www.studiozerogallery.com

Tra le missioni del suo percorso vi è quella di mostrare la più intima e totale appartenenza alla attuale tendenza di costruzione artistica italiana.

ZERO Portrait (Copia)

Questo progetto di diffusione dell’arte contemporanea italiana è stato avviato non solo attraverso la promozione del confronto diretto con artisti internazionali, ma anche e soprattutto con l’esplorazione e la conoscenza che le piazze e il pubblico sanno sempre garantire, concedendo nuova linfa  all’espressione e all’emozione di ogni espositore.

 

Prossima tappa sarà  Parigi, nel mese di dicembre presso la grande Galleria di Christian Peugeot,  che si trova in vista dell’Arc de Triomphe su Avenue de la Grande Armé, prosecuzione degli intramontabili Champs Elysées. Zero esporrà i suoi nuovi bronzi con Massimo Lomi, lo scultore Francois Pohu Lefevre e la scultrice parigina, che vive a New York, Denise Brimson.

(vedi su FB di Francesco Zero le immagini della Galleria in “Les deux Francois”)

STUDIOZERO propone regolarmente ai suoi iscritti esposizioni nella Galleria francese che ha una esperienza ventennale.

Le sale espositive sono tre, molto grandi, e i giorni di esposizione comprendono due fine settimana (nove giorni di durata totale della Mostra) più i due giorni di operatività necessari all’apertura e chiusura.

 

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Internazionalizzare la nostra arte diventa una necessità di completezza per i nostri ‘curricula’, ma soprattutto di soddisfazione personale nel verificare come la cultura sia amata, rispettata ed affidata sempre in mani competenti.

Dove la cultura è rispettata migliora l’ispirazione.

Non disperdiamo le nostre capacità dove non si può essere compresi.    A.G.

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