A Napoli il big match: 65-61 su Palestrina
CUORE NAPOLI: Rappoccio, Murolo, Barsanti 2, Mastroianni 10, Ronconi, Matrone 7, Maggio 19, Visnjic 4, Nikolic 13, Marzaioli 10. All. Ponticiello
CITYSIGHTSEEING PALESTRINA: Rischia 7, Rossi 14, Molinari 2, Drigo 3, Pederzini 14, Vangelov 8, Serino 11, Brenda ne, Gagliardo 2, Montanari. All. Lulli
Parziali: 14-16, 42-30, 54-47
PalaBarbuto che si colora e si riempie per le grandi occasioni, piglio giusto dei lunghi ospiti che producono il primo vantaggio, Napoli c’è e controbatte con Maggio che da solo confeziona il 7-6. Quattro falli per Palestrina dopo tre minuti, Pederzini e Rossi vanno in soluzione personale a ribaltare la situazione (9-10). Le squadre si equivalgono conquistando a fasi alterne il vantaggio, splendida l’azione che libera Gagliardo per il 14-14, penalizzante però il secondo fallo comminato a Pederzini quanto meno discutibile. In contropiede Montanari e Rossi rispondono a modo loro, proprio quando c’è il bonus falli anche a favore degli ospiti. Molinari in lunetta fa 0/2, Drigo manca un facile appoggio e Visnjic prova senza fortuna il controsorpasso. Termina 14-16 il primo quarto.
Si fa attendere ancora la prima tripla di Palestrina, Maggio invece trova la seconda e Napoli riparte: 19-16. Momento di “rilassamento” pericoloso con inevitabile +8 a favore dei partenopei. Rischia accorcia con una complicata penetrazione nel traffico, Napoli va a canestro con azioni chiuse in pochi secondi e prova a ripetere l’allungo che gli riuscì al PalaIaia. Sul 29-18 a metà frazione resta per Palestrina la sola incursione di Rischia, a cui si aggiunge finalmente quella di Serino che così tiene vive le speranze. Impossibile per ora con 0/10 da tre e 0/3 ai liberi rimanere attaccati alla capolista, si cerca allora di limitare i danni fino al suono della seconda sirena. Il massimo sforzo porta il punteggio sul 34-26 con ancora due minuti da disputare. Dopo il timeout Vangelov ci mette un’altra pezza ma un po’ fiscalmente viene fischiato un antisportivo a Rossi. Dal possibile ricongiungimento si passa al 42-30 di metà gara.
Ci prova sempre Palestrina come nel suo stile, la prima tripla di Rossi è salutata con senso di liberazione, il passivo passa a -7, ma nei successivi due minuti Napoli rende pan per focaccia. E’ un quarto dalle medie realizzative più basse rispetto ai precedenti, che fa comunque registrare il nuovo massimo vantaggio dei locali sul 52-39. Altro tentativo arancio verde che vale il 52-42 poi fallo non ravvisato su Vangelov e dall’altra parte c’è quello di Rossi: 54-42. Un quarto che gioca a favore della Cuore che conserva un margine ancora rassicurante fino al secondo squillo dai 6.75 di Rossi che regala il ritorno al -7 conquistato ad inizio ripresa. Il 54-47 non è punteggio da buttare.
Il PalaBarbuto prova a spingere i propri beniamini, Vangelov va fino in fondo continuando la rimonta ospite. Un viaggio in lunetta fa respirare Napoli, Tecnico a Montanari che lascia perplessi, Rossi mostra i muscoli e riporta Palestrina a un solo possesso di distanza. Duello testa a testa da vere squadre di vertice, spettacolo l’alley hoop di Molinari a cui tre secondi dopo fa da contraltare la tripla di Marzaioli: 59-53. Errori da ambo le parti lasciano tutto cristallizzato per due minuti, alla fine il canestro che fa pendere l’ago della bilancia lo trova Napoli e Lulli chiama sospensione, per cercare una disperata risalita dal -8.
Lampo di Drigo che pur in condizione precarissime fornisce un prezioso contributo, con due giri di lancette a disposizione l’impresa è ancora possibile. Pederzini a cronometro fermo perfeziona il 61-58, il ferro sputa la conclusione dei locali, Rischia fa capire cosa significano cuore ed attributi: bomba pazzesca e il match torna in parità! Più lucida Napoli al momento topico, prima due liberi poi un generoso spazio lasciato a Matrone danno il là alla vittoria partenopea: 65-61