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Capitano a volte delle combinazioni felici di giorni che creano i cosiddetti ponti, in cui la prima tentazione è quella di uscire, di evadere dalla realtà quotidiana con viaggi e altre fantasiose alternative. La prima occasione di questo periodo, dopo le vacanzse estive, è stata la combinazione di un sabato cui è seguita la domenica e la successiva Festività di Tutti i Santi. Inoltre, il 31 è stata anche la ricorrenza di Halloween.
Sabato, all’auditorium di San Cesareo, si è voluto onorare ciò che si sta facendo per i disabili. È una eccellente iniziativa, che parte dal progetto ” Creare Insieme” un mondo migliore, facendo cose semplici e accessibili a chiunque. Così i ragazzi delle comunità di Valle Martella, Zagarolo e San Cesareo hanno fatto vedere cose sorprendenti. Una guida paziente, attenta e sapiente è riuscita a realizzare iniziative, che si estenderanno anche a tutta l’area dei Castelli Romani. In parole più pratiche si insegna che ciò che è da buttar via, può essere riciclato e riutilizzato. Questo rientra nella cosiddetta “Economia circolare”.
Il secondo giorno importante è stato domenica 31, per via di Halloween. Quando si scatenano i ragazzi trascinano anche gli adulti e allora tutti a caccia con la richiesta-minaccia: “Dolcetto o scherzetto?”. Peccato che la domenica, contrariamente a supermercati e altre attività sempre aperte, i comuni negozi restano chiusi. Non si è potuto fare un giro più vantaggioso e proficuo. Ma è andata bene lo stesso. Di gente in giro ce n’era parecchia. e permaneva sempre l’aria di festa perché la vacanza continuava il dì seguente con la celebrazione di Tutti i Santi. Questo è uno dei giorni più belli dell’anno. Un preludio all’autunno e all’ affascinante atmosfera natalizia. I Romani e altri popoli di grandi civiltà celebravano la raccolta dei frutti della stagione e si facevano riti propiziatori per assicurarsi fertilità e abbondanza. La vita aveva un senso. Oggi è tutto scontato e assicurato dai “mega store” e da una martellante e illusoria pubblicità.
Mentre avvenivano tutte queste belle cose, a Roma c’era un evento che superava tutti gli altri, la riunione del “G 20”. L’ incontro dei potenti della terra, questa volta non è stato “un bla’ bla”, come ha confermato Mario Draghi, la guida illuminata e autorevole del “G 20”. Roma non è stata certo una passerella di stelle della politica mondiale, ma una sorta di concilio degli dei, che ha preso a cuore i destini dei popoli. Il primo fra tutti quello legato alla sopravvivenza del pianeta terra.
Che bel ponte,anzi che bei ponti questa tornata! Quello progettato a Roma serve a collegarci al futuro. Si farà, però, con la stessa velocità di quello di Genova? I tempi previsti non sono così vicini. Ci sono troppi ostacoli intermedi da superare. La volontà c’è, ma non è apparsa così determinante da far pensare che il tutto non si risolva in pura recitazione
“Finché i popoli non saranno liberi e uguali”, come asseriva il Card. Agostino Bea, “non ci potrà essere unità d’intenti “.
Finito il G20 a Roma, non si è tornati a casa, ma si continua a Glasgow con il COP 26, cui partecipano 196 paesi di ogni dove. Le sentinelle degli attivisti per lo sviluppo sostenibile e contro il.cambiamento climatico vigilano attente : vogliono che incontri di tal genere non restino un bla bla, ma diventino al più presto realtà immediate e concrete. In testa a loro c’è la dinamica Greta Thunberg, il fuoco vivo del crescente movimento. che punta a salvare madre terra. Manca solo un minuto al non ritorno
Pino Pompilio.

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