Zagarolo, allerta per arrivi di carrette del mare.
A meno di 3 mesi dalle elezioni comunali, nessuna “carretta del mare” è stata varata nei pressi di Zagarolo. Chiamarle Carrette del Mare, credetemi, non è dispregiativo, ma è la semplice constatazione che molti “profughi” stanno cercando di sbarcare indenni a Palazzo Comunale.
Noi dell’informazione locale, non ci accontentiamo dei comunicati stampa o delle voci, messe in giro ad arte solo per sviare le vere intenzioni di chi, affidandosi a degli scafisti senza scrupoli, sta facendo, da politico esperto, il proprio gioco.
Cerchiamo di cogliere le varie sfumature delle confidenze che Tizio, Caio o Sempronio ci fanno con l’intento di sviare le loro vere intenzioni. Del resto siamo abbastanza navigati e conosciamo, come appare chiaro nei nostri articoli, quale è il loro scopo:
Vincere le elezioni, senza pensare se poi siano nelle reali possibilità ed in grado di governare.
Veniamo alle ultime novità. Quello che scrivo non è altro che la trascrizione fedele di quello che mi viene confidato dai vari esponenti politici.
Una cosa appare subito chiara: Specchietti per le allodole, costituiti dai simboli di partito non dovrebbero essere sbandierati. Insomma se vedete l’ex Rifondazione Comunista andare sottobraccio a Forza Italia o all’Udc, non vi meravigliate. Come del resto non fateci caso se in una coalizione ci sono esponenti di partiti che a livello nazionale hanno una percentuale ridotta e che invece qui pretendono di guidare il carro! Anzi il Carroccio visto che la Lega Nord sbarca nella Roma Ladrona, affidandosi (e fidandosi) ad un candidato come Stefano Novelli ( il Maresciallo Tito). C’è poi chi, avendo creato una lista a sua immagine, trova difficoltà nel reperire i 16 candidati necessari e sta quindi bussando alla porta di chiunque pensa possa vincere le elezioni al primo turno offrendogli la propria “Alternativa”.
Queste notizie ermetiche sicuramente non saranno comprese da tutti ed allora sotto a fare nomi e cognomi.
Allora andiamo a cominciare:
- L’On.le Daniele Leodori, da buon stratega, dopo aver scaricato Giovanni Paniccia ed aver negato l’unico esempio di democrazia rappresentato dalle consultazioni primarie, ha accettato di puntare tutto su Lorenzo Piazzai che non è certamente “il nuovo che avanza” come lo abbiamo etichettato in un precedente editoriale. Con lui spera di poter vincere al primo turno in modo da poter dire “ho fatto la scelta giusta”.
E se poi, malauguratamente, non dovesse riuscire a governare, visti i nomi di cui si è contornato, può sempre dire “lo avete voluto voi!” dato che difficilmente riuscirà a rimanere in sella per 5 anni. Ve la immaginate una compagine formata da gente che, a dispetto delle idee che ha sempre professato, oggi si presenta per cercare di occupare un posto in Consiglio, in modo da dare una risposta a chi si ostina a chiedergli “Cosa farai da grande”?
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I nomi? Veniamo prima di tutto ai Fratelli Bonini. Cosa li spinge ad appoggiare uno di estrema sinistra, loro da sempre portatori di idee di destra? Non è che c’entra il loro lavoro?
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Poi c’è Marco Panzironi, che ora ( tutto contento ) si è accomodato dentro il carrozzone della Comunità Montana. Non è che vorrebbe seguitare a godere di certi benefici?
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Cosa spinge il socialista Enrico Saracini a perdonare chi lo ha estromesso da vice sindaco?
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Atto da vero cristiano quello di Roberto Sesto silurato da Presidente del Consiglio Comunale, che oggi abbraccia la causa proprio di chi ha voluto la sua testa!
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Il più assurdo di tutti rimane il comportamento tenuto dal Dott. Salvatore Genovese. Il dottore dopo aver creato un movimento e rimasto sprovvisto di nomi da poter spendere per la lista, sta bussando disperatamente alla porta della “Trattoria Leodori” per avere un posto a tavola, sempre che ci sia qualcuno disposto ad aggiungere un piatto in più.
E’ in atto una forsennata ricerca di nomi che possano portare voti, senza minimamente avere le idee chiare su quale programma portare avanti.
E già! Avete capito bene un atto fondamentale come la stesura di un programma, ancora non esiste. Evidentemente per loro è qualcosa di marginale. Infatti se andiamo a vedere sono poche le cose fatte rispettando i programmi che avevano presentato le varie amministrazioni precedenti!
Questa coalizione alquanto variegata dovrà vedersela con i “due orfanelli” Maurizio Colabucci e Giacomo Vernini che avevano scelto di rimanere accanto a Giovanni Paniccia. I due sceriffi stanno stendendo un programma per poi condividerlo con chi ha le stesse vedute. Tutto doveva ruotare intorno all’attuale Sindaco, ma questi nauseato da come è stato trattato, ha rifiutato di ricandidarsi ed ecco che il cerino acceso è rimasto in mano a Giacomo Vernini che ha deciso di metterci la faccia e sfidare i suoi attuali sodali di Giunta. Forse il duo potrebbe diventare trio in quanto Michelino Conti dovrà risolvere un problema di una certa importanza. Non so (anche se ho le mie idee che esternerò appena avrò notizie più veritiere) cosa spinga il coordinatore regionale di Forza Italia a volerlo, con il simbolo, nella coalizione che presenta Aniello Nunziata che a questo punto rinominerei: calderone!
Ecco quindi il terzo candidato. Una coalizione delle più variegate che va da Lega Nord e Fratelli d’Italia, liste che si affidano a Stefano Novelli che già si è autoproclamato vicesindaco, al NCD di Alfonsino Nati fino ad arrivare a Vittorio Caratelli, presidente dell’U.R.A.Z. che pretende che ci sia solo il simbolo della sua Associazione e non gli altri nella coalizione dell’ex Comandante della Polizia Locale di Zagarolo. E allora che significato ha pretendere che Michelino Conti si presenti in questa lista? Insomma prima del programma (incentrato quasi sicuramente su Valle Martella!) questa coalizione dovrà appianare molte divergenze.
Resta l’incognita Cinque Stelle che da quel poco che so al momento sta terminando la stesura di un programma elettorale alquanto articolato e dettagliato con proposte rivoluzionarie ( speriamo non troppo! ). Il gruppo agguerrito è stato avvistato in diversi locali cittadini a STUDIARE seriamente da consiglieri comunali con simulazioni e cose simili. Si stanno preparando pesantemente all’appuntamento elettorale anche se rimangono in attesa delle decisioni del Peppe nazionale e del suo guru Casalleggio.
Come vedete poche le novità dalla scorsa settimana. Ma i tempi stanno maturando e con molta probabilità il quadro che si è delineato fino ad ora è solo pretattica. Si sa, del resto, chi entra in Conclave Papa, ne esce quasi sempre cardinale.
Antonio Gamboni