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Da domani grandi artisti mondiali all’opera per dare nuovi colori alla città

Conto alla rovescia, a Valmontone, per l’inizio di “Memorie Urbane”, il Festival internazionale che si pone l’obiettivo di trasformare le zone più trascurate delle città in un museo a cielo aperto, accessibile a tutti. In questo l’arte urbana contemporanea diventa strumento per dare nuovo risalto a spazi che, facendo ormai parte di un orizzonte visivo acquisito, sono solitamente trascurati, in disuso o decadenza. A Valmontone, unico comune della provincia di Roma ad ospitare l’evento, l’organizzazione è stata curata dall’Associazione Culturale Cornelia: “Memorie Urbane – spiegano in associazione – è dialogo fra presente e passato, fra arte e spazi pubblici, fra realtà variegate unitesi per la sua realizzazione”.

“Grazie all’associazione Cornelia – commenta l’assessore alla cultura Eleonora Mattia – Valmontone diventa protagonista attiva di questo IV Festival che porterà nella nostra città due artisti di fama mondiale dell’arte pittorica muraria come Case Maclaim, direttamente da Francoforte, e Doa da Compostela. Sarà molto bello ammirare da vicino il processo creativo dell’arte contemporanea che consentirà a Valmontone di avere due nuovi beni artistici da conservare e proteggere, che potranno diventare due poli internazionali del turismo culturale”.

IL PROGETTO:
IL PIÙ GRANDE FESTIVAL DI STREET ART MAI REALIZZATO IN ITALIA.
40 artisti, 8 città, 4 provincie e 2 regioni unite sotto un unico manifesto: Memorie urbane.
Trasformare le zone più trascurate delle città in un museo a cielo aperto, accessibile a tutti.
Portare l’arte contemporanea nelle strade e metterla in contatto con il territorio, per stimolare un processo di interazione e contaminazione reciproca. L’arte come strumento per riscoprire le nostre città e ridare nuovo risalto a spazi che sono solitamente abbandonati e privi di una qualificazione.
Questa l’intuizione alla base di Memorie Urbane, il festival di street art che coinvolge ben 9 città sparse tra le province di Roma, Latina, Frosinone e Caserta. Valmontone (unica nella provincia di Roma), Gaeta, Terracina, Fondi, Arce, Latina, Priverno e Caserta saranno quindi lo scenario di questo imponente “laboratorio artistico a cielo aperto” – degno delle principali capitali europee – che si svolgerà tra marzo e giugno in un’inedita esplosione di colori.
Giunto alla sua quarta edizione, con oltre 90 muri già realizzati, quest’anno Memorie Urbane non nasconde le proprie ambizioni e aumenta il numero di artisti, eventi e collaborazioni. Degna di nota la partnership con il festival della capitale lituana Vilnius street art.

40 sono infatti gli ospiti provenienti da 13 paesi e 3 continenti: Italia, Lituania, Inghilterra, Polonia, Spagna, Norvegia, Portogallo, Grecia, Germania ma anche Brasile, Argentina, Russia, Cina e Stati Uniti, di cui la metà non ha mai dipinto in Italia.
Dalla Germania: 1010, ALIAS; Ecb Hendrik Beikirch conosciuto tra le altre cose per aver realizzato il muro più alto del mondo; Case della crew Maclaim.
Dalla Francia: Shaka, Kan, Levalet, Jana e J’s e Ella & Pitr, famosi – questi ultimi – per le loro opere monumentali dipinte sulle terrazze e su enormi piazzali. Così come da Oltralpe giunge a Memorie Urbane MTO, tra gli artisti più controrversi del momento.
Ancora, dall’Inghilterra atterra David Walker, storico street artist e che ha realizzato per Atac un biglietto in occasione dell’edizione “biglietti d’autore” 2014.
Per la prima volta in Italia anche Adomas Žudys / AWK (Lituania), Apolo Torres (Brasile), Bezt(Polonia), Pichiavo (Spain), Doa (Spain), Sema Lao (Francia), Ino (Grecia), Milu Corech (Argentina) e Stein (Norvegia).
E non si fermano qui i tanti i nomi europei e internazionali ospitati in questa edizione.
Dalla Spagna: Btoy, Pablo S Herrero e David De La Mano.
Dal Portogallo: Eime e Frederico Draw, Ernest Zacharevic dalla Lituania e Natalia Rak dalla Polonia.
Dall’Argentina: Pastel, Bosoletti, Elian. Ancora: Martha Cooper dagli Stati Uniti; Alexey Luka dalla Russia .
Non manca un pizzico d’Italia: da Vesod a Pixel Pancho, passando per 108, Eduardo Tresoldi, Fra Biancoshock e Millo.

Memorie Urbane nasce nel 2011 da un’idea di Davide Rossillo, presidente di Turismo Creativo, da sempre sostenitore dell’arte contemporanea come elemento di dinamismo culturale e strategia di crescita socio-economica, culturale e turistica. Il Festival, noto ormai per aver portato l’arte urbana a Gaeta e Terracina, le prime città che hanno aderito all’iniziativa, si muove in continuità con il patrimonio storico, artistico e naturale del territorio e lo sottolinea anche nel nome che ci si è scelti: Memorie Urbane, che rievoca quanto la “memoria” sia considerata fondamentale come punto di partenza, pur in un processo innovativo proiettato verso il futuro.

altra tela a disposizione degli artisti

una delle tele che aspetta di essere colorata

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