PER L’OSPEDALE DI PALESTRINA VOGLIAMO CHIAREZZA
PER L’OSPEDALE DI PALESTRINA VOGLIAMO CHIAREZZA
“Non convince la presa di posizione di alcuni consiglieri regionali del PD, tra i quali Daniele Leodori, che dimentica, forse, che è stato eletto con i nostri voti.” E’ questo il pensiero di molti ai quali aggiungiamo il nostro. Quello che ha scatenato la bagarre e i commenti di molti prenestini a quanto postato su FB dal neo sindaco di Colleferro Pierluigi Sanna. Il quale dice testualmente : “Serve una maggiore riflessione prima della chiusura dei reparti di Pediatria, Ostetricia e Ginecologia del Parodi Delfino, come stanno chiedendo in queste ore i sindaci di Colleferro, Pierluigi Sanna, e dei Comuni del comprensorio (Segni, Paliano, Gavignano, Carpineto Romano, Valmontone, Montelanico, Gorga e Labico). Come, del resto, era già stabilito dagli accordi presi in precedenza con la Asl RmG”. Lo scrivono in un comunicato i consiglieri regionali del Pd Mauro Buschini, Daniele Leodori, Simone Lupi, Massimiliano Valeriani. “Era stato concordato, infatti, di effettuare una ulteriore verifica delle prestazioni dei reparti al 30 ottobre prossimo. L’accelerazione che, invece, sembra profilarsi sulla loro chiusura entro i primi giorni di luglio, potrebbe rivelarsi una scelta unilaterale affrettata e portare a conseguenze negative per un territorio e un’intera comunità”.
E come si vede si fa il nome anche di Daniele Leodori . Ma chi inspiegabilmente tace, è il prenestino Rodolfo Lena, ex sindaco di Palestrina e attuale Presidente della Commissione Sanità della Regione Lazio, il quale deve incassare anche le critiche dei suoi stessi concittadini. Se ne fa portavoce il Presidente del Consiglio Comunale di Palestrina, Emiliano Fratello, che sempre sul Social Network dichiara:
“Per troppo tempo abbiamo percorso la strada della responsabilità politica, ma a tutto c’è un limite. Voglio credere che le scelte regionali sulla sanità, che hanno portato il presidente Zingaretti a firmare il piano di riordino della rete ospedaliera, siano il frutto di valutazioni serie e attente. E non possono essere rimesse in discussione ogni giorno sulla base dei soliti tira e molla. Sul nostro ospedale, per anni, ne abbiamo subite di tutti i colori. Stavolta Palestrina, con l’Amministrazione comunale in testa, non ha alcuna intenzione di restare passiva dinanzi a niente e a nessuno”.
Quali saranno le contromisure che l’amministrazione De Angelis è intenzionata ad adottare? Chi sarà questa volta ad incatenarsi, come fece anni fa Rodolfo Lena e Paolo Filippi, per scongiurare il ridimensionamento dei reparti confermati o addirittura la chiusura del Coniugi Bernardini?
Fra alcuni giorni entreranno in funzione le decisioni regionali. Saranno applicate o verranno disattese come spesso succede per accontentare gli amici di Partito? Noi a certi giochi non ci pieghiamo. Anche perché un reparto come quello di Pediatria, Ostetricia e Ginecologia, vero fiore a l’occhiello del nosocomio prenestino, deve rimanere dove è. E se qualcosa dovesse cambiare , siano Daniele Leodori e Rodolfo Lena, a doverci spiegare certe loro decisioni. Siamo stanchi per questa spada di Damocle che pende proprio sopra le nostre teste. Una cosa è certa siamo intenzionati a difendere, con le unghie e con i denti, quanto siamo riusciti a conquistarci grazie all’efficienza e il buon funzionamento di una realtà, e soprattutto grazie agli operatori sanitari che, tra mille difficoltà, riescono a mandare avanti una struttura che dovrebbe essere potenziata e non smantellata
Antonio Gamboni