SAN CESAREO: 47^ MOSTRA DELL’UVA, ARRIVEDERCI ALLA 48^ DEL 2016
POSSIBILMENTE CON I RAGAZZI DELL’ATTUALE PRO-LOCO. CI SANNO FARE
Questa lunga edizione della Mostra dell’Uva, dei Prodotti Tipici e della Cucina Casareccia ormai passa alla storia. Il sipario è calato nella notte avanzata di domenica 27 settembre. Ad accelerarne la fine una fastidiosa pioggerellina caduta durante la rievocazione della pigiatura dell’uva, realizzata dal Comitato delle Capanne anche la temperatura è scesa di molto.
Carine le pigiatrici. Due bambine che hanno creato un grande interesse tutti e due i giorni in cui hanno pigiato l’uva. La vendemmia riscuote sempre un indubbio successo, perché costituisce un quadro, che appartiene alle tradizioni ancora radicate nella gente. Le cose semplici e genuine non tramontano mai. E’ questa la forza della Sagra dell’Uva, anche se di uva se ne è vista ben poca.
Alcuni dicono giustamente: “Ma se manca l’uva a che serve continuare a festeggiare cose inesistenti?”. Non hanno tutti i torti, però una ragione per proseguire con questa simpatica tradizione c’è. L’uva è importante sì, ma ciò che conta è lo spirito dell’evento, quello di riunirsi, di stare insieme, di divertirsi, di essere grati a Qualcuno per l’abbondanza dei prodotti della terra. L’uva di per sé, come pure altri frutti, aiutano a far festa, sono un occasione propizia per incontri diretti con la natura, ma non sono l’essenza base di una festa così particolare.
Tutto ha funzionato abbastanza bene, specie gli stand gastronomici con le varie specialità casarecce. Spettacoli, giochi e musica per tutti i giorni delle due settimane dedicate dalla Pro-Loco alla Mostra. Nell’ultima fase sono comparse anche le giostre e ci sono state iniziative e sorprese più interessanti della prima. Vedi, per esempio, più addobbi in sintonia con il tipo di celebrazione, spettacoli dei più piccoli con le mini olimpiadi, i graziosi movimenti delle allieve della ginnastica ritmica e prove di canto dal palco.
Positivi, nel complesso, i risultati di questa edizione, ma gli appassionati delle tradizioni non chiedono certo il bis di come è andata questa Sagra. Nella Sagra del 2016 ci dovranno essere in campo tutte le risorse umane di San Cesareo. Ce ne sono a iosa. Tutto il paese deve essere mobilitato, non solo Piazza Giulio Cesare, unica isola popolata della Mostra appena conclusa. Il resto del paese dormiva.
Pino Pompilio