VALMONTONE. IL SINDACO LATINI (PD) DENUNCIATO DALL’OPPOSIZIONE PER PECULATO
Che a Valmontone il clima politico fosse caldo lo si era intuito da tempo, negli ultimi giorni però è diventato a dir poco incandescente. A far notizia è una denuncia presentata presso la locale stazione dei Carabinieri dal capogruppo di opposizione Piero Attiani (e da Massimiliano Bellotti un’altro esponente politico della minoranza) nei confronti di Alberto Latini, Sindaco del Partito Democratico della cittadina casilina.
Le accuse mosse nei suoi confronti sono pesanti, si ipotizza addirittura il reato di peculato. Lo stesso Attiani ci spiega quello che è successo: “Da tempo avevamo ricevuto segnalazioni, da parte di diversi cittadini, con le quali ci informavano di aver visto (la cosa sembrerebbe andar avanti da più di un fine settimana) il Sindaco utilizzare personalmente un’autovettura del parco macchine comunale per effettuare spostamenti privati che nulla hanno a che fare con il proprio ruolo istituzionale. Tanto che molti pensavano, considerato che l’automobile in questione non ha simboli di riconoscimento del Comune di Valmontone, che si trattasse di un’auto privata. Ebbene, quando sabato 9 gennaio u.s. abbiamo personalmente visto il Sindaco guidare l’auto in questione per la Città e sostare per diverse ore in un noto bar locale (parcheggiando oltretutto su uno stallo destinato ai disabili), abbiamo deciso di sporgere denuncia, documentata con tanto di foto, affinché venga accertata la regolarità dell’utilizzo del mezzo e si faccia chiarezza sull’intera vicenda. Esiste un regolamento comunale che stabilisce chi, come e quando può utilizzare un mezzo comunale e tutti lo debbono rispettare, a maggior ragione il Sindaco. Egli tra l’altro dispone di una macchina di rappresentanza e di un autista personale che può utilizzare quando vuole per fini istituzionali” – conclude lo stesso Attiani: “Che questa maggioranza si è caratterizzata, fin dai suoi primi mesi di governo, per una gestitone della cosa pubblica opaca e irrispettosa delle regole ė qualcosa di acclarato. Infatti, tra il continuo ricorso agli affidamenti diretti (per di più sempre alle stesse ditte), tra incarichi e consulenze “ad personam”, per finire con una gestione clientelare ed iniqua del personale dove spicca la scandalosa vicenda della transazione, onerosissima per l’Ente, effettuata con il comandate dei vigili Chialastri e gestita dal Sindaco in un palese conflitto di interessi. Mai però avremmo immaginavamo di dover assistere ad una gestione cosi allegra del patrimonio comunale, patrimonio è bene ricordarlo che viene pagato con le tasse di tutti i cittadini valmontonesi.E’ per questo motivo che, oltre alla magistratura, ci rivolgeremo di nuovo al Prefetto per chiedere un intervento attorno ai gravi fatti che avvengono da tempo a Valmontone, è nostra intenzione infine convocare al più presto un Consiglio Comunale per capire cosa ne pensano le forze politiche della Città, Partito Democratico in primis, di questa vicenda”:
Gruppo Consigliare “Per Valmontone”