Cava di Segni , ESGRA srl e Comune: il Sindaco smentisce il suo stesso operato!
“Siamo tutte persone libere e non ci intimidiscono gli atti e le false promesse del Sindaco Boccardelli” tuona Angelo Vari, del Comitato di quartiere il Murillo di Colleferro, che persevera nella sua battaglia e che non ha mai smesso di lottare per difendere la salute della popolazione residente.
“Siamo i primi a soffrire di questa situazione e gli ultimi ad essere ascoltati dalle Istituzioni! Perciò ci rivolgiamo con questa ‘lettera aperta’ direttamente ai nostri Concittadini per informarli che la politica non ci ascolta e non ci dà risposte!
Le denunce contro l’attività di escavazione della società Esgra srl e il Comune di Segni vanno avanti per motivi ambientali, sanitari e procedurali!
Siamo spaventati dalla insana leggerezza del Sindaco Boccardelli nell’avallare attività che nel tempo si sono trasformate in una vera aggressione all’incolumità pubblica perché condotte in condizioni di illegittimità amministrativa e in violazione delle normative vigenti.
Sono decenni, giorno dopo giorno, che protestiamo e contestiamo l’attività di escavazione, ma alla fine veniamo sottomessi e costretti a subire gravi danni sanitari e ambientali, continua Angelo Vari.
Ma subiamo anche danni economici: le garanzie fideiussorie, accettate dal Sindaco Boccardelli, secondo i nostri consulenti, non hanno valore legale, perchè nell’elenco delle società finanziarie cancellate dalla Banca d’Italia con decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze e costrette alla sospensione delle attività creditizie la Cassiopea spa risulta eliminata fin dal 22 settembre 2009.
Inoltre l’Istituto finanziario Privato spa ha stipulato il 18.8.2011 una garanzia fideiussoria di €. 648.925,00 a favore del Comune di Segni valida fino al 31.3.2017, ma anche in questo caso è intervenuta la cancellazione da parte del Ministero dell’Economia e delle Finanze in data 5.7.2011.
Come è potuto accadere che il Sindaco precedente e quello in carica abbiano potuto ignorare tale situazione? Chi doveva controllare? Il Segretario comunale? Il Sindaco? Perché, ci domandiamo, non hanno vigilato?
Oppure spetta al Cittadino farlo? Ora il Sindaco sa ma non ha il coraggio di fermare l’illegalità che si è instaurata nella Casa comune!
Ma ripercorriamo alcuni passaggi procedurali.
Il Sindaco Boccardelli, prima che venisse a conoscenza delle fideiussorie prive di garanzia il 1 febbraio 2016 aveva disposto la sospensione dell’attività estrattiva ed aveva intimato alla società di escavazione e titolare dell’autorizzazione ESGRA srl di interrompere l’attività per non aver realizzato un sistema fornello galleria per evitare polvere e danni alla salute.
In realtà il Sindaco ha continuato a temporeggiare non avendo la benchè minima intenzione di sospendere le attività; tuttavia, per evitare possibili “grane” decide di presentare, in via cautelativa contro le nostre incalzanti pretese, un esposto alla Corte dei conti, dove dichiara di aver “scoperto” che le fideiussioni erano state accettate come “buone” dalla precedente Amministrazione (tecnica meglio nota come scaricabarile) a distanza di alcuni mesi dal suo insediamento
A nostro giudizio, il Sindaco Boccardelli è responsabile di non aver dato esecuzione materiale agli atti da Lei stessa adottati, di non aver verificato le garanzie fideiussorie, di aver eluso le risposte al Prefetto di Roma e di aver causato un ingente danno erariale alle casse comunali per la perdita del canone 2014-2015.
Riassumendo ecco i punti chiave per procedere alla revoca del contratto con la ESGRA srl:
1) mancata realizzazione del fornello galleria
2) mancato pagamento dei canoni
3) fideiussioni non garantite
4) distruzione di un sito archeologico e costi di deposito dei resti del Castello Vicoi, denominato pozzo San Bruno.
Se il Comune non recederà dal contratto, il Sindaco Boccardelli quali interessi sta tutelando?
Questo modo di amministrare non è nell’interesse della cittadinanza e il Sindaco si è arroccata in una indifendibile posizione, che ostacola il percorso di giustizia amministrativa e tributaria.
Invitiamo quindi i cittadini a diffidare di chi non si assume fino in fondo le sue responsabilità!”
Non siamo rassegnati e continuiamo a difendere la nostra dignità di cittadini liberi; siamo consapevoli della disparità di mezzi ma questo non ci indebolisce, commenta Ina Camilli, rappresentante del Comitato residenti Colleferro. Le nostre Amministrazione non prendono una posizione decisa e risoluta neanche quando devono salvaguardare la salute pubblica, perché questo diritto vale meno degli interessi privati!
L’amministrazione comunale signina, conclude Costantino Di Pietrantonio, dimostra di non dare importanza ad un problema molto grave sotto l’aspetto sia della legalità, sia ambientale e sanitario, che preoccupa anche la comunità colleferrina. Sono tanti anni che i mezzi della cava attraversano il centro cittadino, il valore paesaggistico è compromesso, la devastazione territoriale è sotto gli occhi di tutti e le opere di ripristino, anche parziale, della cava non sono mai iniziate.
Ina Camilli, rappresentante Comitato residenti Colleferro
Costantino Di Pietrantonio, Cittadino di Segni