ANCHE SAN CESAREO NON SCAMPA ALLA FURIA DI GOLIA
DIVELTE LE FRAGILI STRUTTURE DELLA SOTTOCOPERTURA DEL TETTO
DEL CENTRO POLIFUNZIONALE EX CPO
Golia (così è stata denominata la perturbazione che da sabato 27 febbraio flagella soprattutto l’Italia del Centro-Nord) non ha risparmiato neppure San Cesareo. Anche qui la furia del vento ha procurato danni. Dove? In quel dell’ex Fiera, sulla costruzione in via di ristrutturazione del vecchio CPO.
Il 29, ultimo giorno di febbraio, si vedevano, sparsi dovunque nelle immediate vicinanze, listelli di polistirolo che, dovevano costituire la sottocopertura di coibentazione del tetto. Questo non è stato montato per via dei finanziamenti provinciali stanziati per la prima tranche dei lavori. Non sono bastati.
La copertura di guaina ardesiata, non opportunamente fissata e logorata dal tempo (sono anni che sta lì), ha ceduto ed è saltato un pò tutto. Il vento non era da carezze, ma da portarti via di peso.
Quella struttura è del Comune, che aveva deciso di farne un Centro Polifunzionale (sport, cultura, arte, luogo di eventi importanti come riunioni, simposi, incontri per necessità cittadine e altro).
La Provincia ha accolto l’iniziativa, ma non l’ha portata a termine. Ora, oltre quello che serviva per il completamento dell’opera, si dovrà comprendere anche i danni di Golia. Il Sindaco, Pietro Panzironi, ha dichiarato che nuovi finanziamenti sono già disponibili e che il Centro Polifunzionale vedrà al più presto la luce e quindi la sua funzionalità potrà soddisfare le mille esigenze di San Cesareo. Mancano del tutto strutture del genere.
Gli dobbiamo credere? Credere e illudersi non costano niente. Costa, caso mai, a chi promette e non mantiene, a chi realizza solo parti di opere pubbliche e poi le lascia incompiute in balia del tempo, dei fenomeni atmosferici e dell’incuria per “saecula saeculorum. Amen”. Il Centro Polifunzionale non è il solo ad avere questa sorte. C’è pure la scuola media da anni in rovina. Tanto ci sono i containers per la bisogna. E non sono gratuiti. Ci costano un bel po’.
Pino Pompilio