CAVE: IL TEATRO COMUNALE PROTAGONISTA
Sabato 19 e domenica 20 marzo al Teatro Comunale Città di Cave “Romeo e Giulietta”, spettacolo di produzione della RTA Caveateatro, regia di Luigi Graziosi.
Un amore senza tempo quello tra Romeo e Giulietta. Una passione travolgente scoppiata in una notte di gioco e di mistero, che si trasforma nella voglia di due giovani di stare insieme per tutta la vita, il matrimonio più breve della storia, racchiuso in un attimo eterno. Oltre l’odio fra le loro due famiglie, oltre il male, oltre la paura, fino a legarli per l’eternità e renderli il simbolo dell’Amore che vince su tutto e sul quale nulla potrà più, né il destino, né l’intervento umano.
Lo spettacolo ha centrato in pieno l’obiettivo di emozionare e riportare nel cuore del pubblico la tragedia di Shakespeare più amata di tutti i tempi. Fresco e giovanissimo il cast di attori, tra cui molti alla prima esperienza teatrale, Romeo Montecchi (Giacomo Graziosi) e Giulietta Capuleti (Laura Simeoni), hanno saputo rappresentare tutta la tenerezza e il candore dei due innamorati, unita a uno slancio interpretativo pieno di passione, quando l’amore febbrile tra i due che doveva essere un addio, invece raggiunge il culmine e li unirà in eterno nell’anima e nella carne (sullo sfondo i due danzatori Riccardo Gori e Elena Pasquazi).
La nutrice (Elena Cecconi), pepata e fedele alla sua padroncina fino alla morte, in quel vincolo sacro che lega una madre a una figlia attraverso il seno, quel latte materno che le unirà in una fiducia sconfinata. La madre (Sofia Anitori) e il padre (Carlo Graziosi) di Giulietta: la prima più sottomessa al marito e alle convenzioni, che pur di non contraddirlo, sacrifica la felicità della sua unica figlia; il secondo che pur di far trionfare la sua potestà e diritto di veto, la promette in sposa a un uomo che lei non ama, Paride (Riccardo Gori), sacrificandola senza diritto di replica.
Mercuzio (Andrea Caizzi) l’amico e parente di Romeo e Tebaldo, cugino di Giulietta (Alessandro Dusi). Mercuzio dal carattere giocoso e sarcastico, imprevedibile e goliardico, coraggioso ma quasi ingenuo nel sottovalutare l’acredine di Tebaldo, astioso, orgoglioso, nella sua continua prepotenza e voglia di dimostrare chi è il più forte. Il bene e il male, il vero simbolo – loro due – della faida radicata tra le due famiglie di Romeo e Giulietta, nata per motivi di potere e prevaricazione di ceto, che condurrà alla morte loro stessi e i due giovani innamorati.
E poi Frate Lorenzo (Roberto Boscaini), che contro ogni convenzione ecclesiastica, appoggia l’amore clandestino di Romeo e Giulietta, riconoscendone la grandezza e li protegge, cercando di aiutarli con un artificio, ad ingannare l’egoismo delle loro due famiglie, per far sì che riescano a concretizzare il loro amore: li sposa. Gli amici di Romeo e Giulietta (Luca Bonuglia, Lorenzo Dercini, Fabio Brandoni, Alberto Graziosi) attori e spettatori di una tragedia più grande di loro, dove l’amicizia fedele e ardimentosa, nulla potrà contro il compimento del fato, su cui a farla da padrona sarà l’inesorabile morte (Laura Apostoli, nel ruolo anche della madre di Romeo).
Una tragedia antica, ormai senza tempo, che anche in questa occasione ha confermato di essere intramontabile, rendendo tutto il giovane cast partecipe e completamente immerso nei personaggi, attori giovanissimi, alcuni figli d’arte e altri alla prima esperienza, tutti magistralmente diretti da Luigi Graziosi. Ragazzi e ragazze che nonostante inesperienza di vita e giovane età, hanno saputo portare in scena l’opera shakesperiana sapendo interpretare a pieno tutto il pathos dei personaggi, sperimentando come poteva essere un amore quando la tecnologia non c’era, ma se si voleva si poteva arrivare ovunque.
Un’opera – seppur antica – densa di modernità: il dramma familiare, la ribellione giovanile, il ruolo della donna, la guerra, una modernità riportata anche nelle scenografie essenziali, ma emblematiche e integrate ad arte nella recitazione, così come i costumi, frutto del lavoro del Progetto Sartoria Etica, diretto da Arianna Di Lembo che per l’occasione si è avvalsa della preziosa collaborazione delle “sue” donne che hanno potuto, attraverso la scuola, vedere concretizzato il loro lavoro in uno spettacolo, dando ulteriore lustro all’insieme.
E poi musica dal vivo, a cura di un trio composto da chitarra, tastiera e basso che insieme alla suggestione delle luci e delle atmosfere ha ricreato intimità e passione, sottolineando ogni momento dello spettacolo. Ringraziamenti speciali anche agli allievi del Liceo Artistico Enzo Rossi di Roma, sezione staccata di Cave “H. Matisse”, che grazie all’alternanza scuola-lavoro voluta fortemente da Sergio Camilloni, hanno dato un apporto prezioso all’allestimento dell’opera.
Si è creata un’atmosfera ottimale e giocosa, in cui si sono visti i giovani ascoltare ed apprendere dagli adulti e i grandi viceversa, bearsi della freschezza di questi ragazzi e ragazze e respirare una bellissima aria di futuro e di continuità. Una ventata di stimoli per andare avanti e fare sempre meglio. E poi il pubblico, tutto esaurito nei due giorni di programmazione, pubblico che sta confermando in maniera sempre più crescente e significativa l’affezione al Teatro Comunale Città di Cave e al Gruppo RTA Caveateatro con la direzione artistica di Milco Paravani. (Fotografia di Silvana Santi).
Venerdì 1 aprile alle 21, lo spettacolo “Nuda e Cruda-Il Recital” di e con Anna Mazzamauro, con le musiche originali di Amedeo Minghi suonate da Sasà Calabrese, pianoforte e Chitarra, regia di Livio Galassi. “Dopo i successi delle due precedenti stagioni teatrali, Anna Mazzamauro torna in scena con lo spettacolo “Nuda e Cruda” dove esorta il pubblico a spogliarsi dei ricordi cattivi, degli amori sbagliati, dei tabù del sesso, a liberarsi dalla paura della vecchiaia, ad esibire la propria diversità attraverso risate purificatrici. Uno spettacolo sagace e liberatorio, insolente e mite, audace e timido, ridanciano e impegnato che trova nei vari dislivelli emotivi l’energia teatrale e coinvolgente per magnetizzare il pubblico e condurlo all’interno dello spettacolo e all’interno di se stesso senza filtri inibitori, senza ombre protettrici.”
Biglietti: intero 15 euro, ridotto 12 euro (under 18 e over 65). Spettacolo escluso da mini abbonamenti e sconto Zonacoupon. Punti di prevendita locali: Centro TIM di Dino’s Photo Cave e Genazzano e La Fotografia di Silvana Santi Cave. www.ilteatroacave.it SMS 3667478179.
Maura Pretelli