SAN CESAREO: UN’ENNESIMA ESTATE A RISCHIO
SCARSITA’ DELLE RISORSE IDRICHE A FRONTE DI UN NON ADEGUATO SISTEMA DI GESTIRLE
Un’ordinanza del Sindaco ha prescritto che gli abitanti di Colle Farinaccio e Colle San Pietro si attengano solo a stretti consumi. Ma anche altre zone di San Cesareo non godono la possibilità di avere acqua a volontà. E costantemente. “Se Atene piange, Sparta non ride” nel senso che non ci sono parti del territorio del Comune in cui tutto va male e in altre, invece, tutto va bene.
Quando arriva l’estate il bisogno d’acqua sale alle stelle, per via dell’irrigazione di orti, di campi, di giardini, del riempimento di piscine e piscinette e di consumi in casa per igiene personale e quant’altro.
Se si considera, inoltre, che le precipitazioni sono sempre più rare e deboli, i livelli delle fonti idriche si abbassano paurosamente, mentre le necessità non diminuiscono di pari passo, ma aumentano. Più ne manca d’acqua più ce ne vuole.
Allora sì che è un problema, un grosso problema, che può diventare una calamità da un giorno all’altro, specie se non si fa una politica più attenta, oltre che sul contenimento dei consumi, soprattutto sul controllo del sistema dal pompaggio, ai serbatoi, alle condutture, insomma a tutto l’iter per la distribuzione dell’acqua fino al conteggio dei consumi.
In questo il sistema non è efficiente al cento per cento. A tutt’oggi si riscontrano sprechi a tutto andare. Vedi, per esempio, quello di via dei Marcelli, una perdita che parte dal vicino serbatoio e dura da diversi giorni. Si perde acqua, un fiume di acqua di giorno e soprattutto di notte. Il guasto è stato segnalato immediatamente, ma senza alcun tempestivo intervento. Ci hanno detto che non è la prima volta che salta la valvola, ossia il galleggiante che chiude l’afflusso quando il serbatoio è pieno. Una volta colmo, invece di arrestarsi, il sopravanzo tracima e se ne va via.
“Ciao a tutti. Me ne vado a spasso, seguendo il bordo delle strade in pendenza”, sembra dire il novello rio. Ma questo è solo un esempio. Ogni famiglia potrebbe raccontare altre simili storie.
Dall’ex Consorzio della Doganella alla ACEA Ato 2 sono cambiati i suonatori, ma la musica, purtroppo, non è sempre la stessa. Anzi è peggiorata.
Il sistema di approvvigionamento idrico è obsoleto. Andrebbe rifatto per intero e aggiornato secondo le tecniche avanzate in materia di idraulica. Ciò che in qualche modo funziona sono le bollette da pagare. Lì non ci sono ritardi, ma solleciti si. Pena la cessazione della fornitura.
Riceviamo, al momento, segnalazione di ben tre perdite in via Enrico Toti. Che allegria!
Pino Pompilio