Alla scoperta dei Castelli Romani, e del loro Parco
Un weekend un po’ più “lungo” degli altri… perché parte dal venerdì! con un evento “speciale” e una sagra
Nel fresco dei boschi di Colle di Fuori (Rocca Priora) si festeggerà ancora – come lo scorso weekend – l’agnello con una sagra che lo proporrà in tante varietà, dalle cotolette agli arrosticini. Il tutto “condito” da folclore locale e musica dal vivo.
L’evento “speciale” sarà, venerdì 26, il Night Star Walk: una passeggiata al chiaro di luna, colma di suggestioni cosmiche e naturalistiche, lungo i sentieri dei Pratoni del Vivaro, assieme agli esperti astrofili dell’Associazione Tuscolana di Astronomia; la natura farà da colonna sonora con le voci degli animali notturni, in un connubio tra cielo e terra che riporta agli antichi miti legati al territorio del Parco dei Castelli Romani.
Ben cinque saranno, in questo fine settimana, le occasioni per scoprire le meraviglie di altrettanti paesi dei Castelli Romani.
A Lanuvio – sabato 27 – si potranno visitare siti che testimoniano tutta la ricchezza della sua storia, tra l’epoca preromana e il periodo barocco: il Santuario di Giunone Sospita (risalente all’VIII secolo a.C.) sull’acropoli cittadina, la stipe votiva del IV-III secolo a. C. collocata in un antro naturale nei rigogliosi boschi dell’antico Ager Lanuvinus, il tempio di Ercole (del II secolo a.C., di cui si conserva parte del basamento), le Mura Latine, il borgo medioevale con le sue mura ben conservate, e il Palazzo che diede i natali a Marcantonio Colonna, eroe della Battaglia di Lepanto.
Sempre sabato, un bel giro a Castel Gandolfo – con il Palazzo Pontificio, la berniniana chiesa di San Tommaso da Villanova e il belvedere sul Lago – sarà l’occasione per ripercorrere la storia dei Papi e degli artisti che hanno reso la cittadina un luogo unico, incluso tra “I Borghi più belli d’Italia”. Sin dall’antica Roma fu luogo prediletto per dimore estive, dapprima da famiglie patrizi e imperatori, poi da esponenti dell’alto clero e della nobiltà romana, infine dai papi, per la qual cosa Castel Gandolfo è divenuta universalmente nota.
Ancora sabato 27, si potrà andare alla scoperta della fresca Monte Compatri – terzo comune per altitudine dei Castelli Romani con i suoi 576 metri – facendo un bel giro nel borgo antico, tra vicoli, scorci panoramici e vecchie cantine, e salendo poi al santuario di San Silvestro, che domina dall’alto la cittadina, immerso nella pace della natura.
Domenica 28 tuffo nella storia di Grottaferrata: si potranno visitare le Catacombe Ad Decimum, scavate nel tufo con soffitto a botte, i cui 225 metri di diramazioni sotterranee conservano sepolture del II-V secolo d.C. e pitture parietali del IV e del V; e si potrà scoprire la vera “madre” della Città: la millenaria Abbazia, fondata nel 1004 da San Nilo – qui giunto con un gruppo di monaci da Rossano calabro. Essendo più antica dello scisma del 1054, la badia è l’unico superstite monastero cattolico di rito bizantino antico, luogo di incontro tra Oriente e Occidente, depositaria di uh’enorme eredità culturale: gli studi orientali, la letteratura la musica bizantina, il laboratorio di restauro del libro; la biblioteca, che conserva ca. duemila manoscritti antichi; il museo, con reperti protostorici, etruschi, romani e greco-romani, e affreschi dal ‘200 al ‘500. Un gioiello anche la basilica abbaziale, a nucleo romanico, con la Cappella Farnesiana che conserva affreschi del Domenichino e una tela del Carracci, e l’iconostasi di progetto berniniano.
Si potrà poi scoprire Nemi con una visita di taglio “sacro”, che condurrà ai due luoghi principali della sua cristianità: il secentesco Santuario del Crocifisso, con il famoso crocifisso ligneo del 1669 di fra’ Vincenzo da Bassiano – il cui volto si sarebbe scolpito “da sé” – e la chiesa parrocchiale di S. Maria del Pozzo, anch’essa del XVII secolo, che ospita un prezioso Trittico ligneo di Antoniazzo Romano, databile fra la seconda metà del Quattrocento e i primi anni del Cinquecento, e un organo ottocentesco. Si potrà ripercorrere anche la storia di Nemi pagana grazie alle sculture di Luciano Mastrolorenzi.
Due i percorsi di trekking naturalistico: uno, breve, a Valle Perdua (Rocca di Papa) alla ricerca di essenze arboree monumentali al fine della loro mappatura satellitare; e uno da Frascati verso il Monte Tuscolo, sulle pendici più antiche del Vulcano Laziale, immerso in stupendi paesaggi naturali, tra geologia, vigneti e antichi siti storici.
Si ricorda che tutte le attività guidate richiedono la prenotazione, e che i contatti e le specifiche si trovano sul sito web www.visitcastelliromani.it