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SE L’E’ INVENTATO LA GENTE

     Cesare Cremonini, in una sua canzone, parla di un’isola che non c’è. Se al posto di un’isola questa volta ci mettiamo carnevale, dobbiamo dire che, invece, c’è. Sì, quello del 25-26-28 febbraio 2017 è stato un evento da prima pagina. Mobilitato San Cesareo. Tutti a vedere, ma che cosa? Quattro carri sfilare per le strade? Anche quelli.

Soprattutto è emersa la novità di questo carnevale, consistente nel fatto che ciascuno ha svolto una parte specifica, ci ha messo qualcosa di suo. La politica del non fare niente, perché non ci sono soldi, è diventata uno scudo di latta davanti a dei cannoni. Non serve più a niente.

Allora ti faccio vedere io che cosa so fare. Io che di soldi neppure ne ho. Dice la gente. E la sfida è scattata e con un successo da favola.

Chi in campo, come i tredici della “Disfida di Barletta”? In primis i giovani di questo paese. I giovani della scuola, i giovani delle attività commerciali, le giovani famiglie, i giovani della ACR si sono schierati con i ragazzi dell’Associazione “Mai Soli”. Hanno dato la carica.

E che hanno combinato i giovani e anche i meno giovani? Intanto ognuno ha dato un euro, base minima di partecipazione Non parliamo, poi, di sponsor più che generosi. L’elenco degli artefici di un carnevale, ritornato ai fasti di un tempo, si arricchisce della totale partecipazione della gente, che ha inventato, diretto e messo in atto il copione dei festeggiamenti.

Quanto sono costati, in termini di lavoro, di impegno e di mezzi i tre giorni di carnevale? Chi si è offerto liberamente lo sa. E non sono pochi. Vedi, per esempio, i costruttori dei carri.

Accanto alla lunga sfilata da carnevale di Rio molti i personaggi noti per la loro concretezza, puntualità e dedizione al proprio paese.

Finalmente sono state mobilitate le risorse umane, partendo dai più piccoli. Se si coinvolgono i bambini, i genitori sono con loro. E dove c’è tanta gente, la gente chiama gente. Piazze e strade si sono animate come per incanto e dovunque si è diffusa tanta allegria. Ragazzi, che popolo! E’ ancora quello delle storiche barricate per l’autonomia.

Finalmente il popolo diventa sovrano. Non ha aspettato la manna dal cielo, si è mosso di sua spontanea volontà e ha centrato l’obiettivo. Carnevale non è stato solo una festa di allegria, ma anche e soprattutto un ennesima dimostrazione di unità, di determinazione e di creatività.

Singolare la parata degli studenti di sabato 25. Tutti dietro il carro del mappamondo. Ogni classe un soggetto diverso, soggetto per lo più ispirato ai simboli dei paesi europei, americani, asiatici ed altri. In testa il carro del Re Leone. Dejà vu in passate edizioni. A seguire, dopo il mappamondo, il carro di Aladino Japar e infine quello dei buoni e cattivi delle favole di Walt Disney.

Lunga la carovana carnevalesca, arricchita, oltre che dagli studenti delle scuole dell’Istituto Comprensivo di San Cesareo, anche da trampolieri, da maschere e da gruppi di giocolieri.

Una leggera, ma rompiscatole pioggerellina, ha fatto aprire l’ombrello sul carnevale, edizione 2017, ormai diventato un carnevale da leggenda.

 

Pino Pompilio

 

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