SAN CESAREO: IL SANGUE E’ VITA. CHI LO DONA E’ UN ANONIMO
IL 14 MAGGIO UNA MAREA DI ANONIMI, PERO’ SOLO 68 LE SACCHE RACCOLTE.
PIU’ DI 40 DONATORI RISPEDITI A CASA, POSSONO RIPRESENTARSI IL 4 GIUGNO
Già dalle prime ore del mattino di domenica, 14 maggio, il Centro Anziani rigurgitava di decine e decine di donatori di ogni età, di sesso diverso e di diversa estrazione sociale. C’era perfino un Colonnello dei Carabinieri. Il mese dei fiori è un buon periodo per sostanziose provviste di sangue. Gli ospedali del Centro-Sud lanciano un SOS continuo, perché è sempre insufficiente al fabbisogno.
Piena la sala di ingresso del Centro, pressoché vuota quella con i lettini per i prelievi. Subito l’allarme: Non funzionava il computer che dà alla stampante il via per le etichette da mettere sulle provette. Per non arrestare le operazioni, sono state usate le etichette prestampate.
La catena di montaggio ha preso a funzionare e anche bene. Intanto si pensava di sostituire il computer, fornito insieme a tutto il materiale, al personale medico, paramedico e tecnico dall’ospedale Bambino Gesù di Roma. E’ arrivato sì, ma quando si era ormai in chiusura.
Solo in 68 hanno avuto l’ok a donare, dopo le visite mediche ed entro il tempo necessario per compiere le basilari operazioni. Si è andati un po’ a rilento e questo ha comportato il ritorno a casa di tante persone, senza un nulla di fatto. “Siamo spiacenti, ma oggi le cose non sono andate come dovevano” gli è stato detto.
Peccato! Tra i “licenziati” c’erano tanti nuovi donatori. Una cinquantina. Alcuni di questi ce l’hanno fatta. E’ stata per loro un’esperienza, che sono pronti a ripetere ancora. Si sono caricati, non certo pentiti di essersi decisi a diventare donatori.
L’esercito dei donatori è un esercito di “soldati anonimi”, ma valorosi, determinati e generosi. Loro “combattono” per la vita di chi ha bisogno del loro sangue. Se tutte le guerre si combattessero per questi nobili ideali che umanità meravigliosa avremmo! Saremmo tutti felici. La pace e la concordia regnerebbero sovrane.
Per evitare simili inconvenienti, a partire dalla prossima volta, si cercherà di essere più attrezzati e funzionali. E questo si constaterà il 4 giugno prossimo.
Il 4 giugno sarà una donazione non solo di recupero, ma che, con tutta probabilità, potrebbe dare l’avvio a raccolte mensili.
Pino Pompilio