Palestrina che impresa: 54-62 in gara1
Palestrina che impresa: 54-62 in gara1
LIONS BISCEGLIE: Chiriatti 8, Antonelli 13, Potì 6, Bruno 3, Cena 2, Esposito ne, Di Emidio 7, Cucco 13, Comollo, Leggio 2. All. Sorgentone
CITYSIGHTSEEING PALESTRINA: Rischia 2, Rossi 12, Molinari, Drigo 7, Pederzini 14, Vangelov, Serino 4, Brenda, Gagliardo 11, Montanari 12. All. Lulli
Parziali: 13-10, 22-25, 39-37
Se dovessimo riassumere il senso della tensione e del pathos che si possono vivere in una gara1 di semifinale, quella di oggi a Bisceglie è stata un esempio calzante. La cronaca della partita potrebbe risultare più ricca degli errori commessi dalle squadre che dei tiri segnati, ma la posta in palio ha inficiato sulle percentuali dai primissimi minuti. Per Palestrina quello più produttivo è risultato Serino anche se Bisceglie con qualche rapida ripartenza ha firmato un pericoloso parziale di 11-4. Il timeout di Lulli schiarisce le idee e Rossi rompe l’empasse in penetrazione, i giochi in alto-basso con Drigo e Pederzini restituiscono l’incertezza che un canestro conclusivo di Di Emidio non muta. La panchina arancio verde si alza dando una grossa mano, a segno subito Montanari e il solito capitan Gagliardo che insaccherà pure la tripla del sorpasso, mentre Brenda si danna l’anima in difesa. Proprio i numeri dall’arco risultano davvero bassi per le potenzialità dei prenestini, anche se i locali non viaggiano meglio e così il vantaggio procurato da Gagliardo (19-23) si mantiene per diversi minuti). Per le dimensioni del punteggio il +5 che toccherà successivamente la formazione laziale risulta un margine non da poco, ma Antonelli a seguito di numerosi rimbalzi in attacco strappati dai Lions converte dalla lunetta due tiri liberi e accorcia. Sprint alla ripresa delle ostilità, ancora con bella presenza nel pitturato di Serino e Pederzini (22-29), lo stesso Serino si fa sentire sotto canestro anche se sciupa dalla linea della carità, le squadre tuttavia sparacchiano e il margine scende di pochissimo. E’ grazie all’intraprendenza di Potì che Bisceglie fa breccia nella difesa prenestina, ricompattando le duellanti, Drigo risponde subito attaccando il ferro dall’angolo e appoggiando il nuovo +3 ma poi Antonelli strappa la palla a Rossi e va a schiacciare. I due capitani danno verve finalmente e il punteggio pare doversi innalzare, Chiriatti impatta a quota 35 e il solito Antonelli sorpassa: timeout Lulli. L’ultimo minuto è cervellotico, sbaglia Palestrina che rischia di far ripartire la transizione offensiva pugliese, ma Pederzini recupera e nello slancio viene fermato da dietro con un antisportivo: tiri liberi e rimessa sciupati, si resta sul 39-37. Ma la svolta è dietro l’angolo, Montanari rompe l’agonia dei suoi centrando la retina dai 6.75, mette la freccia Palestrina che ha in Gagliardo un autentico baluardo. Equilibrio rotto da Drigo che segna a sua volta piedi a terra dall’arco (41-45), Bisceglie barcolla e Pederzini la punisce in fade-away e poco dopo riscattandosi in lunetta: +8. Palestrina chiude la strada verso il proprio canestro, la mira dei pugliesi è lontana dagli standard e il tempo passa. Ci si butta su ogni palla, Bisceglie a rimbalzo d’attacco ha più lucidità e quattro falli in fila li rimettono in carreggiata. Quello che ne deriva è un poco gratificante punticino che Palestrina conserva con le unghie pensando più a difendere conscia della serataccia al tiro, il 42-49 non si schioda e il traguardo si avvicina diventando praticamente a portata di mano quando Rossi con una sorta di liberazione chiude una prolungata azione col tiro da tre della vittoria. Gli ultimi due minuti scarsi sono interminabili, Bisceglie prova la carta della disperazione, riesce anche a tornare -6 con Bruno e Cucco che segnano ma il fallo sistematico non può fare miracoli e con pazienza Palestrina porta con merito a casa il primo punto, sbancando per la prima volta in stagione il PalaDolmen per 54-62.