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È passata una settima dal ventesimo festival del Giglietto, dopo aver sentito qualche commento in giro chiediamo anche al presidente del comitato Paolo Rosicarelli di farci un bilancio di questa edizione.

 

Paolo, sei subentrato durante l’anno a Simone Coccia, questo ha creato qualche difficoltà nell’organizzazione dell’evento?

 Vere e proprie difficoltà no, però l’aver iniziato ad organizzare il festival ad aprile, qualche affanno ce lo ha creato. Comunque la squadra operativa non è cambiata, così come non è cambiato il “format”, unici problemi sono stati una riduzione degli sponsor ed il tempo ristretto.

  

Ci dai un tuo giudizio su questa edizione ?

 Non ci possiamo lamentare, dico “ci” perché visto che è andato tutto bene divido i meriti con Anna, Marialuisa, Giustino e Claudio, con Giorgio e tutta la proloco di Palestrina e con Glauco e tutta la Proloco di Carchitti. Fosse andato male le colpe sarebbero state solamente le mie.

Perché dico che non ci possiamo lamentare, come detto il budget era ridotto e il tempo era ristretto, in più a metà luglio sono uscite nuove norme e regole da parte del Ministero degli Interni sullo svolgimenti di manifestazioni in piazza che hanno creato problemi a tutte le manifestazioni popolari d’Italia e che ci hanno costretto a rivedere alcune situazioni.

Comunque nonostante tutto abbiamo offerto alla Città un Festival dignitoso, lo stesso numero di stand gastronomici dello scorso anno, un numero maggiore di stand sia di artigianato, bigiotteria ecc. che di esposizione, giochi e giostre. Nei giorni del festival ci sono stati 12 spettacoli di vario genere dal jazz al gospel, dal Rock al ballo di gruppo, dal piano bar alla discoteca, anche uno spettacolo itinerante di Danza del Ventre.

  

Anche quest’anno avete fatto la presentazione del festival?

 Il 3 agosto nel complesso degli edifici del foro alla presenza dei sindaci di Palestrina e Castel San Pietro, dei rappresentanti del Gal e di Slow Food c’è stata la presentazione del Festival, dopo i saluti ed ringraziamenti, la dottoressa Monica Di Gregorio ha presentato i musei del Museum Gratour dei Monti Prenestini. Al termine si è svolta la seconda edizione della gara di Cocktail tra i bar locali, la giuria presieduta dallo Chef Angelo Fanton, composta da Monica Di Gregorio e Gabriella Cinelli responsabile presidio slowfood del Giglietto, ha decretato la vittoria del Bar Cecconi. Anche qui siamo riuscito ad unire cultura enogastronomica e cultura artistica.

  

Nei tre giorni di festival è andato tutto bene, ci sono stati problemi?

 Nessun problema. Dal punto di vista della sicurezza dei presenti c’era l’assistenza della CRI con il Dott. Luca Fornasin e la Dottoressa Adelaide De Matti che formavano un presidio sanitario e l’associazione Carabinieri che garantiva una vigilanza in supporto alle forze dell’ordine. E tutto si è svolto tranquillamente. Il festival è un evento che accoglie e accontenta sia le famiglie che i ragazzi.

  

Ho visto dei cambiamenti nella gara culinaria come mai questo cambiamento?

 Si in effetti invece di essere la giuria a spostarsi tra gli stand sono stati i ristoratori a salire sul palco per presentare alla giuria e a tutta la piazza i loro piatti, questo cambiamento per rendere più partecipe il pubblico e per dare più visibilità ai partecipanti. La giuria composta da tre chef professionisti ha dichiarato vincitore il Ristorante Baficchio con “Gnocchetti a co de soreca al ragù di Nonno Pietro”.

  

È passata ormai una settimana, hai avuto modo di sentire giudizi, critiche ecc ?

 Si ho ascoltato e recepito, sia le critiche che i complimenti.

In Italia qualsiasi cosa si faccia “era meglio quella dell’anno scorso” quindi i complimenti me li prenderò il prossimo anno. Probabilmente c’è stata una piccola flessione tra le presenze, ma sinceramente se invece di 29.000 presenze in tre giorni, ne abbiamo avute 25.000 per me è un successo ugualmente.

  

In conclusione vuoi ringraziare o rimproverare qualcuno?

 Ringraziare, in primis l’amministrazione di Palestrina il sindaco Adolfo De Angelis e tutto il consiglio, la Polizia Locale il comandate Marco Dibartolomeo, le forze dell’ordine, tutti gli sponsor piccoli, medi e grandi, i ragazzi che hanno collaborato nei giorni del Festival a sistemare le piazze, gli artisti che si sono esibiti, tutti gli standisti. Ma un ringraziamento particolare va tutti partecipanti che nonostante i 40 gradi sono venuti a Palestrina a passare qualche ora di divertimento.

Ringrazio i gufi e i detrattori che sicuramente ci saranno stati essendo per umana natura parte integrante ed essenziale di qualsiasi cosa venga organizzata in qualsiasi parte del mondo. E più ce ne sono più è segno che le cose sono fatte bene.

Ora dovrei rimproverare, rimprovero me che ovviamente avrei potuto fare di meglio.

Palestrina vi aspetta per la XXI edizione del Festival del Giglietto e ghiottonerie dei Monti Prenestini.

 

 

 

 

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