L’autore dei “Finzi-Contini” è tornato a Velletri
Sold out per il convegno di studi dedicato a Giorgio Bassani
Inserita all’interno della Festa dell’Uva, la giornata di studi “Giorgio Bassani fuori le mura” del 30 settembre, bipartita tra un incontro mattutino riservato ai licei e un convegno pomeridiano, ha raggiunto una notevole partecipazione, risvegliando l’interesse per l’intellettuale che insegnò a Velletri.
Poco prima dell’inizio ufficiale dell’evento del pomeriggio, aperto al pubblico, la magnifica Sala degli Affreschi dell’ex Convento del Carmine ha cominciato a essere gremita di persone che sono convenute numerose per rispondere all’invito di incontro con Paola ed Enrico, figli dello scrittore ferrarese.
Due le direttrici principali che hanno sorretto il convegno organizzato dall’Associazione Culturale “Memoria ’900”, ideato e coordinato dal Dottor Rocco Della Corte, che ha intrecciato il valore testimoniale della figlia Paola, fondamentale per introdurre una prospettiva inedita – insieme umana e letteraria – sul Bassani intellettuale, al recupero integrale di una figura che, pur rimanendo legata alla sua Ferrara, si è sempre proiettata «fuori le mura».
Lo spessore di questa giornata di studi è stato sottolineato in apertura dall’Assessore Sergio Andreozzi, il quale, a nome dell’amministrazione comunale e del Sindaco, ha voluto ringraziare i promotori per un evento che, accanto al rigore scientifico, rilancia la memoria di Bassani docente a Velletri, ponendo la città castellana al centro degli itinerari professionali di uno degli autori cardinali del nostro Novecento letterario.
Per la Fondazione di Partecipazione Arte e Cultura, diretta dal Maestro Claudio Micheli assente per impegni lavorativi, ha portato i saluti la professoressa Maura Dani, consigliera, che ha espresso l’onore di ospitare nei locali della Casa delle Culture e della Musica un’iniziativa culturale che si innesta nel programma delle Celebrazioni del centenario dalla nascita di Bassani, prolungato anche per tutto il 2017, con contributi di livello nazionale.
Gaetano Campanile, Presidente dell’Associazione “Memoria ’900”, ha colto l’occasione dei saluti istituzionali per sottolineare l’importanza dell’evento su Bassani, proprio nell’ottica di una attualizzazione e attenta analisi del passato, nella densa attività che ha coinvolto nell’anno ancora in corso il gruppo associativo. La lettura di alcuni passi narrativi e poetici ha trasportato i presenti nel cuore della produzione bassaniana, che ha ricevuto una interpretazione magistrale grazie alle voci di Biancamaria Berardi ed Enzo Toto.
A introdurre nel vivo la discussione sul Bassani «fuori le mura» è stato il Dottor Rocco Della Corte, studioso di letteratura contemporanea e socio di “Memoria ’900”, che ha sollecitato con puntuali interventi il dialogo con Paola Bassani, Presidente della Fondazione Bassani, e la Professoressa Silvana Onofri, Presidente di “Archè” Associazione Culturale Nereo Alfieri e componente del Comitato Scientifico della Fondazione Bassani.
La professoressa Onofri ha preso spunto da alcuni brani del libro Se avessi una piccola casa mia di Paola Bassani, edito da “La nave di Teseo” e messo a disposizione al termine del convegno dalla Mondadori Bookstore Velletri-Lariano, per fare emergere dalla testimonianza diretta della figlia il racconto di un Giorgio Bassani eccezionale anche nella sua quotidianità, attraverso i racconti di un’infanzia e delle estati trascorse a contatto con personalità quali Pasolini, Gadda, Ginzburg, Soldati, assidue frequentatrici di casa Bassani.
Le parole di Paola Bassani, impegnate a far emergere dietro l’intellettuale l’uomo, hanno aperto all’intervento della Dottoressa Emanuela Treggiari, Vice-Presidente di “Memoria ’900”, che con un’accurata precisione storiografica, attenta alla delicata situazione post bellica, ha calato il triennio di insegnamento di Bassani presso l’Istituto d’Arte “Juana Romani”, tra il 1951 e il 1954, nel contesto della Velletri del tempo, in ripresa dopo le ferite inflitte dalla seconda guerra mondiale ma molto vivace, in particolare per la presenza di tutti i gradi e gli indirizzi dell’istruzione scolastica.
Un’altra sfaccettatura dell’esperienza bassaniana sul territorio circostante all’area veliterna è stata offerta dal Dottor Lauro Marchetti, attuale Direttore del giardino di Ninfa e da bambino, nei primi anni Cinquanta, testimone inconsapevole del passaggio nell’oasi, collocata a poca distanza da Cisterna di Latina, di schiere di intellettuali allora sostenuti dal mecenatismo di Marguerite e Lelia Caetani e oggi noti nel panorama letterario.
La conoscenza di Marchetti con Bassani, cominciata in quegli anni, si è approfondita nel 1997, alla richiesta da parte dello scrittore ferrarese, ormai malato, di visitare per l’ultima volta Ninfa e di ricercare nel giardino il luogo di ispirazione per un altro Giardino, quello dei Finzi-Contini, passaggio necessario e capace di fargli dire “Posso morire contento”. Il convegno di studi dedicato a Giorgio Bassani, arricchito da interventi di altissimo livello, oltre a offrire una valida proposta culturale di qualità nella vasta gamma di iniziative che ha composto la Festa dell’Uva, ha colpito la sfera emotiva e il cuore dei presenti, raggiungendo dei momenti di coinvolgimento totale da parte degli ascoltatori per la passione trasmessa da tutti i relatori.
La cospicua partecipazione del pubblico (oltre centoventi persone) ha coronato il ritorno di Bassani a Velletri, a più di sessant’anni dall’ultimo giorno di insegnamento (era il febbraio del 1954) nella città veliterna. Importante la risposta dei presenti, attenti e interessati, come hanno constatato gli ospiti stessi, grazie ad un’organizzazione impeccabile e ad un programma studiato e attuato alla perfezione, scostato dalla canonica impostazione di convegno e con delle interazioni tra pubblico e relatori altrettanto interessanti.
Valentina Leone