SAN CESAREO HA IL SUO ALBERO DI NATALE OPERA DELL’AZIONE CATTOLICA E DEI CITTADINI

La tanto chiacchierata e famigerata plastica questa volta è servita a fare una cosa importante: un albero di natale. Per realizzarlo ci son volute oltre seimila bottiglie di plastica. In solo 18 giorni è stata allestita la struttura portante, mentre “manovali e artisti” volontari hanno scelto, lavorato e adattato il materiale raccolto.

Il capannone-laboratorio è stato messo gratuitamente a disposizione da Maurizio il tappezziere. Determinante, inoltre, il contributo degli sponsor per la realizzazione dell’opera alta più di 6 metri.

L’idea è partita dall’AC (Azione Cattolica). La Pro Loco ha risposto in pieno all’iniziativa. Essenziale ed entusiastica la disponibilità dei cittadini.

“Sono tempi nuovi, i nostri”, ha detto il Presidente dell’ACR, Andrea Torre, in sala parrocchiale per via del cattivo tempo, la sera di domenica 10 dicembre, giorno dell’accensione inaugurale dell’albero.

“Le istituzioni non forniscono più”, ha proseguito il Presidente Torre, “i fondi necessari a finanziare iniziative di questo genere. La gente, però, non si arrende. Pur di salvare, tenere vive e incrementare le tradizioni, sta creando nuovi sistemi fondati sull’unione e sulla collaborazione di forze presenti nelle varie Associazioni, nei vari Comitati di quartiere, nella parrocchia e nell’AC. Siamo all’alba di una nuova era. Grazie a tutti, perché, senza di voi, non ci sarebbe stato, probabilmente, nessun albero di natale, né in piazza, né altrove”.

Adesso, o di plastica o di vero abete, l’importante è che almeno un segno natalizio stia in piazza a far rivivere l’evento più bello dell’anno. Non si vedono, al momento, né grandi, né piccoli addobbi, né fantasmagoriche illuminazioni. Solo qualche filo di luci qua e là.

Gesù, però, è nato povero e per di più in una grotta. Angeli, cieli e stelle con canti e luci hanno destato e chiamato pastori, gente umile e anche Re. Con o senza lo sfarzo dei tempi passati, ciò che non manca è la fiamma dell’amore e della pace, che continua ad accendere nei cuori il Bambinello di Betlemme.

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