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OTTIMO DEBUTTO DELLA NEO-COMPAGNIA “GIU’ LA MASCHERA”

Buffi, impacciati, nervosi, rassegnati o spirituali. Ognuno ha il suo percorso, ognuno la sua storia, fatta di delusione, di solitudine, di fatica di vivere, ma sempre filtrata dall’ironia. Sono tutti alla ricerca di qualcosa, di un cambiamento sperato e mai attuato, che forse il treno oggi porterà, quel treno che tarda, che non arriva mai! ! E nell’attesa i viaggiatori, bloccati in stazione, danno vita ad un dialogo attraverso il quale, tra battibecchi e battute esilaranti, si raccontano, si confrontano, si scoprono e alla fine si redimono !!

A Colonna con DOPPIO BINARIO, si ride, si riflette, ci si commuove. Tutto in una volta. E’ la magia del Teatro, quando riesce a mettere in scena la vita vera in tutte le sue sfumature, comiche, tristi, esistenziali. E questo spettacolo lo fa benissimo. Il testo, scritto a pennello sugli attori dalla regista Emanuela Visconti, ci offre un  piccolo affresco di umanità con i suoi tic, le sue paure, le ansie e i desideri, che sono le stesse di tutti noi e delle quali a volte non riusciamo a prendere coscienza finche’ qualcuno, come uno specchio, ci rimanda la nostra immagine e ci obbliga a “vedere“ e di conseguenza ad agire. E’ quello che accade agli otto protagonisti di questa spassosa ma non superficiale commedia, messa in scena come primo lavoro dal laboratorio teatrale di Colonna Giu’ la Maschera, in replica domenica prossima 21 gennaio, da non perdere assolutamente!

In un clima di attesa esistenziale che richiama un celebre testo del Novecento (“Aspettando Godot ”di Samuel Beckett), DOPPIO BINARIO prova a scavare sotto la superficie dell’apparenza banale di persone comuni -una venditrice di patatine, una signora che fa le pulizie alla stazione, un viaggiatore un po’ pedante lasciato da una fidanzata, una misteriosa viaggiatrice “in carriera”, una figlia dei fiori traboccante di peace and love,una inquietante professionista del “lutto”, infine una coppia di vecchi coniugi avvizziti nel rancore –  per far emergere, come acqua da un pozzo, la loro umanità più vera sepolta nel profondo. Ecco allora che i Personaggi si trasformano in Persone, fatte di carne e di sangue e di bisogno di amore, in attesa di un treno che non è altro se non la Vita!  Insomma, una bella e divertente metafora, adatta a tutti, adulti ragazzi e bambini, che al costo di appena 5 Euro a biglietto, ci regala una sorta di terapia di gruppo in cui si  finisce per immedesimarsi con le storie dei personaggi, uscendo dal teatro più felici e più leggeri.

Che dire degli attori, tutti debuttanti fra i trenta e sessant’anni, che per passione si sono messi in gioco  con generosità e divertimento? Sicuramente bravi, molto simpatici, affiatati tra loro e azzeccatissimi ognuno nel proprio ruolo, con qualche punta di eccellenza. Li citiamo tutti: Antonio Carbonara, Teresa Lama, Cristina Bartoli, Donatella Morrone, Libera Ligorio (esilarante, un talento!!) Noemi Quaglia, Riccardo Ferrari e Serena Vescovi (grande temperamento!). Complimenti a tutti, continuate così! 

Info e prenotazioni: 392-968.71.56 ( teatro Chiesa Vecchia via del Teatro 51 Colonna)

Laura Frangini

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