Quindici anni di Mondadori a Velletri
Una festa con ospiti e tanto pubblico al Teatro Artemisio
Grande festa al Teatro Artemisio-Volonté per i quindici anni di attività della Mondadori Bookstore Velletri. Una splendida realtà culturale, ormai consolidata, che opera sul territorio veliterno e da qualche tempo anche a Genzano e Lariano con un’unica grande missione, quella di aggregare intorno al libro, facendo squadra e facendo rete.
I risultati non sono tardati ad arrivare e lo dimostrano le presentazioni settimanali, sempre molto partecipate, in Libreria e la rassegna estiva “Velletri Libris” divenuta un fiore all’occhiello nazionale nel mondo dell’editoria e degli uffici stampa letterari.
Domenica 8 dicembre il team della Mondadori, sotto il marchio di “Velletri Libris Winter 2019”, ha organizzato un’autentica maratona durante la quale sono transitate a Teatro centinaia di persone. A dare il benvenuto, visibilmente emozionati, i titolari Guido Ciarla e Aurora De Marzi, che hanno ringraziato il pubblico numerosissimo per la loro vicinanza alle attività proposte.
Vicinanza che è stata confermata dall’Assessore alle Politiche Culturali Romina Trenta, la quale ha portato il saluto dell’Amministrazione Comunale e fatto gli auguri alla Libreria per questo importante traguardo.
Primo ospite della carrellata Paolo Mieli: giornalista, saggista, autore e volto televisivo, ha presentato “Le verità nascoste” (Rizzoli), un volume che indaga trenta casi di manipolazione della storia. “Spesso siamo convinti di possedere una verità e col passare del tempo ci accorgiamo che è fallace” – ha detto Mieli – “usando delle categorie che crediamo definitive e non lo sono. Le nostre convinzioni andrebbero messe in discussione, la storia si intreccia con il giornalismo per farsi domande su queste presunte certezze. Sottoporci al dubbio rafforza i nostri ragionamenti”. Dopo un excursus storico sull’Italia e sulle sue vicissitudini politiche, vecchie e nuove, Paolo Mieli ha risposto alle diverse domande del pubblico prima del lungo firma-copie.
Nel frattempo, intervistato da Aurora De Marzi, Donato Carrisi ha presentato “La casa delle voci” (Longanesi), un altro splendido romanzo che si muove sul terreno delle relazioni familiari. La narrazione si occupa di infanzia, e l’autore ha spiegato il perché: “I bambini hanno una facoltà: cogliere la magia del mondo. Raccontare l’infanzia è una mia sfida, io voglio parlare al bambino che è nel mio lettore”.
Quella di Carrisi è una storia di “bambini, fantasmi e malattia mentale che dà vita al mistero”. I protagonisti sono Piero Gerber, uno psicologo “addormentatore dei bambini”, e Anna. Via via che la presentazione è andata avanti, anche grazie alla sapienza dell’autore, molto coinvolgente, e alle domande intelligenti poste dall’intervistatrice, il thriller ha appassionato il pubblico che ha tributato un lungo applauso al termine dell’incontro.
Prima della pausa enogastronomica, interessantissimo incontro a tre fra l’ex Ministro Pier Carlo Padoan, il giornalista Dino Pesole e la filologa, latinista e scrittrice Antonella Prenner. Padoan, sollecitato dalle domande di Pesole, nel lavorare sul parallelismo tra la figura di Cicerone narrata in “Tenebre” (SEM Edizioni) di Antonella Prenner e i tempi attuali, ha ricordato la sua esperienza al Ministero dell’Economia dal 2014 al 2018: “Quello che più mi fa paura è la disinformazione. Oggi si continuano a dire cose che non sono praticabili, l’economia è astratta ai più e non c’è volontà di capirla”. “Il problema vero” – ha proseguito Pesole – “è che i giornalisti, e lo dico da membro dell’ordine, non sollecitano più i politici intorno ai temi economici. Si continua a ripetere in tutte le trasmissioni, e lo fanno diversi leader, che bisogna uscire dall’euro. Ma nessuno chiede cosa accadrebbe se uscissimo veramente dalla moneta unica”.
La cultura e l’informazione l’antidoto all’ignoranza e alla rassegnazione, come sottolineato dai tre relatori che hanno chiuso la prima parte della serata. Grazie a Gelatomania in un foyer allestito a meraviglia anche per merito delle camelie messe a disposizione da Enrico Scianca, che ha curato anche l’allestimento del palco insieme alle grafiche di PubliR e di Riccardo Cimmino, ha avuto luogo un momento conviviale prima dell’ultimo appuntamento della maratona.
L’Associazione Memoria ‘900 ha intervistato Ezio Mauro, che ha scritto per Feltrinelli “Anime prigioniere” nel trentennale del muro di Berlino. Per l’occasione, prima che il direttore e i due relatori, Emanuele Cammaroto ed Emanuela Treggiari, salissero sul palco, il coro dei ragazzi della città di Velletri FondarCanto si è esibito con “The wall”, diretto dal Maestro Graziano Cedroni.
Il reportage con Mauro e la conversazione con l’autore hanno invece messo in luce, in un viaggio di ritorno a Berlino, le grandi modificazioni sociali che la caduta di quell’infrastruttura così simbolica ha consegnato all’intero assetto politico e sociale. Ezio Mauro, coinvolgente e chiaro, ha cercato di spiegare la “direzione nuova” che il mondo ha preso a seguito della caduta del 1989, con le conseguenze del caso.
Una giornata intensa ed emozionante, conclusa con il brindisi grazie alle cantine selezionate dal CREA e allietata anche dalla presenza della casa di Babbo Natale nella piazzetta antistante il Teatro con i laboratori di intrattenimento di Fantanimazione. Per la Mondadori Bookstore una festa incredibile e riuscita, con ospiti di livello e una risposta di pubblico al di sopra di ogni aspettativa. “Grazie per questi fantastici quindici anni”, recitavano i cartelloni esposti sul palco, e il ringraziamento si è esteso anche alla serata di ieri per l’affetto e il calore delle centinaia di persone intervenute.
Rocco Della Corte