FACCIO TUTTO QUELLO CHE POSSO. PRATICAMENTE POCO O NIENTE” DICONO I SINDACI – I GOVERNATORI DI REGIONI E LO STESSO STATO IL MALCONTENTO DEI CITTADINI E LA PARALISI DELLE ISTITUZIONI
FACCIO TUTTO QUELLO CHE POSSO. PRATICAMENTE POCO O NIENTE” DICONO I SINDACI – I GOVERNATORI DI REGIONI E LO STESSO STATO IL MALCONTENTO DEI CITTADINI E LA PARALISI DELLE ISTITUZIONI Il Sindaco è l’elemento diretto, cui possono rivolgersi i cittadini in fatto di politica, di salute, di sicurezza e di aiuti in caso di necessità. Lo Stato e la Regione sono i canali naturali per avere direttive, guide, finanziamenti, assistenza e sostegno nell’esercizio del proprio mandato. I Sindaci, specie quelli dei piccoli centri, hanno il vantaggio di avere rapporti immediati e frequenti con la gente. Una caterva di leggi sì è abbattuta sui “sudditi” del paese Italia, per via della contingenza del coronavirus. La stragrande maggioranza dei decreti emessi dal governo è alquanto complicata, macchinosa e di non facile lettura. L’ estromissione del Parlamento, poi, organo legislativo per eccellenza,non ha facilitato le cose. Del resto, anche nelle due Camere sono abissali le distanze tra le forze politiche, che le costituiscono. Raggiungere un’intesa è sempre un’impresa da mille e una notte. L’Italia non è divisa in due, ma lacerata e ridotta in pezzi. Chi riesce a riunirla, al momento, è la “movida”, la possibilità, cioè, di rivedersi e di fare festa insieme. Le piazze si sono nuovamente animate e la gente, in specie i giovani, brilla di contentezza. Al di sotto del velo dell’esultanza, però, appare il quadro nefasto della battaglia con il coronavirus. Non solo vittime a migliaia, ma rovine, pianto e disperazione ovunque. Si parla di ripresa immediata, di aiuti economici e di solidarietà, ma i proclami e le promesse fatte hanno ben pochi riscontri nella realtà L’unità nazionale non esiste. Esiste, al contrario, rabbia, delusione e amarezza per tutto quanto si poteva fare e non si è fatto. A complicare lo stato delle cose c’è sempre di mezzo la burocrazia. Quando si potrà farla finita con questo dannato marchingegno? Tutti vogliono toglierlo di mezzo, ma nessuno ci riesce. La burocrazia consente di poter trovare, inoltre, un’infinità di alibi per non fare nulla. Tanti governatori di Regioni vorrebbero liberarsi dalle pastoie, che li condizionano e così pure tanti Sindaci. Tutti temono di finire nei tribunali, sui giornali, sulla bocca della gente sempre in cerca di novità scandalistiche. È la paralisi del paese. Gli uni contro gli altri armati. Vogliamo radicali cambiamenti, ma se qualcuno si azzarda a fare qualcosa di utile e di diverso esce dal coro e diventa una voce solitaria . Il Masaniello di turno non ha successo. Il Sindaco di San Cesareo, Alessandra Sabelli, come altri suoi colleghi,ma anche Governatori di Regioni, Responsabili di Enti di Stato, di Commissioni e di quant’altro è in prima linea in campo nazionale e regionali a domanda rispondono: “Faccio tutto quello che posso. Praticamente nulla”. Riportiamo, come esempio, un passaggio delle considerazioni del suddetto Sindaco: “Il Governo, fra i tanti decreti, non ha previsto disposizioni circa la sospensione o riduzione dei tributi locali… pertanto, avendo spazi ridotti di intervento, abbiamo cercato di garantire i servizi attivi, senza tagliare nulla… Nella Giunta del 19 maggio abbiamo emesso una delibera in cui sono indicate varie proroghe ad alcune entrate comunali”. Pino Pompilio