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GRAZIE DO. SA. VO. IL SANGUE DEI TUOI VOLONTARI È UNA GARANZIA PER QUESTA EMERGENZA” Il 31- 05 – 2020 è stata una domenica proficua e pacifica. L’ultimo dì del mese di maggio è stato un giorno benedetto dallo Spirito Santo, in quanto ricorreva l’evento della Pentecoste. I volontari della Do. Sa. Vo.sono andati puntualmente a donare, come sempre,consapevoli del valore del loro gesto. La mascherina sul volto dava un tono come di magia, di un fatto straordinario. L’arrivo dei donatori non era a caso, ma precedentemente programmato, coordinato e ordinato. Qualche minuto d’attesa, al di fuori dell’ingresso del Centro Anziani, si trascorreva al sole, come lucertole al risveglio dal lungo letargo invernale. Poi “alt” al “triage” e il proseguimento per la compilazione della modulistica riservata ai dati personali e la conseguente visita medica. Ognuno distante dall’altro e posto, oltre che in sicurezza, anche garantito nella propria privacy. Brevi i minuti nell’attesa di essere chiamati a stendersi sul primo lettino disponibile, dopo essere passati indenni ai vari esami per essere autorizzati a donare. Anche il lettino veniva sanificato e preparato dal personale infermieristico. Il Dott. Guglielmo Trua ha eseguito personalmente una per una tutte le operazioni inerenti il prelievo. Tra i brevi attimi di passaggio tra un donatore e l’altro, abbiamo chiesto al Responsabile del Centro Trasfusionale dell’ospedale Bambino Gesù, Dott. Trua, se il sangue dei donatori riesce a coprire le urgenze dell’emergenza. La risposta è stata affermativa. Il Dott. Trua non ha detto semplicemente:”Sì, riusciamo a far fronte a tutte le necessità”, ma ha proseguito sostenendo che:”dobbiamo riconoscere che senza i volontari della Do. Sa. Vo., come pure di altre Associazioni analoghe, non ce l’avremmo fatta. Del resto, le Associazioni rimaste in campo non solo hanno continuato a donare, ma riescono a soddisfare la domanda”. La conversazione con il Coordinatore delle operazioni odierne è andata avanti e ha riguardato altri aspetti di grande interesse. Uno di questi è stato quello del perché alcune Associazioni non donano più.” Il perché” , ha spiegato il Trua, “si ha presumibilmente timore dei contagi. Si è ritenuto più prudente evitare pericolosi assembramenti” . A questo punto si comprende facilmente che la Do. Sa. Vo. è un’Associazione di valorosi. Come su un fronte di guerra, è un’ala dello schieramento che non molla, che non conosce sconfitte. I pericoli maggiori li ha avuti e continua ad averli da “Comandi” che creano pretestuose avversità alla loro esistenza. Inoltre, l’Associazione non è mai a corto di effettivi. Nuovi volontari infoltiscono le file e nuovi vessilli sventolano al vento della solidarietà. Ad un donatore, mentre stava riempiendo la sacca con il suo sangue, gli abbiamo detto:”Che fine fa il tuo sangue? Va sprecato? O va chissà a chi?”. Eloquente la risposta:”Il sangue è vita e io salvo la vita di un amico, che non è importante conoscere. Importante è farlo” Pino Pompilio

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