Cori è una “Città che legge”
La qualifica riconosciuta dal Centro per il libro e la lettura, del ministero per i Beni Culturali, in collaborazione con l’Anci (Associazione Nazionale Comuni Italiani)
Cori ha ottenuto il riconoscimento di ‘Città che legge’ per il biennio 2020-2021, qualifica promossa dal Centro per il libro e la lettura (istituto autonomo del ministero per i Beni Culturali) in collaborazione con l’Anci, che valorizza i Comuni impegnati a svolgere con continuità politiche pubbliche di promozione della lettura sul proprio territorio. Attraverso la qualifica di ‘Città che legge’ si riconosce lo sviluppo socio-culturale delle comunità attraverso la diffusione della lettura come valore condiviso in grado di influenzare positivamente la qualità della vita individuale e collettiva.
La qualifica, non scontata, si fonda sul permanere nel tempo di un’attenzione alla promozione della lettura e della cultura in genere. Da anni infatti la biblioteca civica ‘Elio Filippo Accrocca’ partecipa e anima sul territorio iniziative nazionali e internazionali come il Maggio dei Libri, Nati per leggere, Leggiamo a scuola, Libri salvati. Ancora, realizza iniziative e rassegne come Confessioni di uno scrittore che, in collaborazione con le librerie del territorio, ha portato in città autori di rilevanza nazionale e internazionale. Infine, con i Mercoledì da favola si rivolge ai più piccoli e con Cervelli in scena ha divulgato i lavori di laurea di tanti neo-laureati.
“Spesso dimentichiamo – commentano il sindaco Mauro De Lillis e l’assessore alla Cultura Paolo Fantini – che le azioni che contano sono quelle che si misurano sulla lunga distanza, perché ci consentono di costruire le basi di un futuro fatto di conoscenza, di sviluppo delle competenze, di sviluppo economico, di accesso critico alla partecipazione… In una parola, di democrazia e di ricchezza. Per questo vogliamo sottolineare con riconoscenza le attività promosse dalla biblioteca civica ‘Elio Filippo Accrocca’ gestita dall’associazione culturale ‘Arcadia’ che hanno consentito al Comune di Cori di ottenere il titolo di Città che Legge”.
Cori Città che Legge si è sostanzialmente concretizzato in un sistema di animazione della vita culturale della città, in cui il motore della biblioteca ha costruito collaborazioni con scuole, associazioni, studiosi e istituti culturali prestigiosi. Un sistema che non si è fermato neanche ai tempi della pandemia, continuando a favorire la lettura fatta di parole e di immagini. Un sistema di animazione che, come negli intenti dei promotori, appunto Centro Per il Libro e la Lettura e Anci, deve trasformarsi in un Patto Locale per la Lettura che le amministrazioni, e anche il Comune di Cori, dovranno realizzare, strutturando e rendendo stabili le relazioni tra associazioni, istituzioni e privati, sia quelle già in essere sia quelle con nuovi soggetti e realtà. “Perché, come recita il Patto – così chiosano sindaco e assessore – la lettura è una delle chiavi per diventare cittadini del mondo e il Comune di Cori intende dotare ogni suo cittadino di questo accesso”.
Alessandra Tabolacci