APPROVATA LA LEGGE PER TUTELA E VALORIZZAZIONE DEI COMUNI CON MENO DI 5MILA ABITANTI
“Accolgo con grande soddisfazione l’approvazione della Legge sui Piccoli Comuni a mia prima firma. Un grande passo, atteso da anni, per tutelare, valorizzare e sostenere tutti i comuni delle nostra regione al di sotto dei 5mila abitanti che costituiscono un grande ed inestimabile patrimonio di cultura e tradizioni da preservare e supportare, anche per evitare il fenomeno ormai decennale, dello spopolamento”
Commenta così, Francesca De Vito, (Movimento 5 stelle) vicepresidente della commissione sviluppo economico alla Pisana, l’approvazione della legge di cui è prima firmataria.
“Nel Lazio sono 254 su 378 i Piccoli Comuni, ed il fine della Legge è quello di perseguire lo sviluppo sociale, civile ed economico di questi territori, con l’adozione di misure a favore dei cittadini e delle attività produttive, per dare loro una speranza di sostegno e futuro. Abbiamo voluto dare particolare attenzione alle agevolazioni tributarie nei confronti di chi apre in questi territori un’attività economica – ha dichiarato Francesca De Vito – oltre ad integrare il reddito di residenza attiva per chi vi si trasferisce o vi risiede, nonché premi alla natalità, manovra per incentivare l’incremento demografico.”
“Una legge che semplifica le rendicontazioni dei contributi ricevuti dalla Regione inferiori a 20mila euro e che prevede un sostegno tecnico e amministrativo da parte della stessa per gli aiuti alla partecipazione di questi comuni ai bandi di gara compresa la predisposizione dei progetti”
“Ciò che sarà fondamentale – continua De Vito – è attuare una politica di interventi non solo legata ai bandi ma ad una pianificazione e programmazione atta ad individuare quali siano le necessità e di conseguenza le azioni migliori da perseguire per lo sviluppo di questi territori”
“Queste realtà a minor dimensione demografica – conclude la consigliera M5S – sono un bene collettivo. Dobbiamo dare spinta alle loro potenzialità con politiche che, coniugando tradizione ed innovazione, possano generare uno sviluppo sostenibile che diventi fonte di lavoro, di reddito e di una migliore qualità di vita”.