A POCHI GIORNI DALL’APERTURA DEL NUOVO ANNO SCOLASTICO STATO E COMUNI IN FIBRILLAZIONE UNA SCUOLA IN SICUREZZA È ANCORA DA FARE
A POCHI GIORNI DALL’APERTURA DEL NUOVO ANNO SCOLASTICO STATO E COMUNI IN FIBRILLAZIONE UNA SCUOLA IN SICUREZZA È ANCORA DA FARE Tra non molti giorni la campanella di ogni edificio scolastico suonerà l’inizio del nuovo anno. L’avventura telematica è stata una bella esperienza, però lo stare a scuola sarà in modo diverso. Il 14 settembre i nostri ragazzi vi torneranno, ma distanziati gli uni dagli altri. E questo sia quando si va e sia quando si esce, sia che si vada a piedi e sia sui mezzi.La stessa cosa si farà anche nelle aule. Le regole per una scuola in sicurezza ha determinato una vera rivoluzione. Non più seduti sui banchi due a due, ma ognuno un posto a sé e non vicini, ma distanziati di almeno un metro, se non ingabbiati anche da lastre di plexigas. E sempre con la mascherina. Che fregatura! In questo modo come si fa a dare un’occhiata a ciò che l’amico di destra o di sinistra, avanti o indietro, ha scritto durante i compiti in classe? Inoltre che succederà con i preventivati monoposto a rotelle? Per i ragazzi che devono stare ore e ore al chiuso cosa diventeranno quegli ex” pollai” se non delle piste con automobiline a scontro? È vero che sono i docenti i responsabili dell’ordine e della disciplina dei loro alunni, ma è anche vero, specie nei primi giorni, che l’osservanza puntuale e corretta di quelle regole sarà stravolta. I ragazzi, avendo l’opportunità, amano sollazzarsi e dilettarsi. Qualche giorno fa al Comune abbiamo incrociato l’Assessore alla P. I. Emanuela Ricchezza. Era indaffaratissima e correva da un ufficio all’altro, per predisporre in tempo ogni cosa necessaria per aprire il sipario su questo incerto e avventuroso 2020 – 2021. Ce la faranno lo Stato, le Regioni e i Comuni ad essere pronti per il 14 di settembre? E soprattutto i nostri studenti si adatteranno alle novità? Siamo alquanto scettici. Del resto miracoli non se ne possono fare. Il morale della favola è che per le strutture e le infrastrutture delle nostre scuole non vediamo traguardi raggiungibili in così breve tempo. C’è chi troverà tutto a posto e chi dovrà arrangiarsi e adattarsi alla meglio. Magari portandosi una sedia da casa. In questo anno la primaria (le elementari) dovrà creare e occuparsi degli orti urbani didattici. Si tratta di un decreto legislativo, n. 167,varato già nel 2000. Anche il Prof. Michele Aurnia lo realizzò con successo nelle sue classi qualche tempo fa. Il progetto è stato deliberato in Giunta, il 31 di luglio. Un buon passo avanti per il futuro dell’ortolizia contadina! L’Italia e gli Italiani hanno risorse inimmaginabili. Affronteranno e supereranno anche questa prova. E non sarà facile. Le incognite sono tante e i finanziamenti in materia molto limitati. Inoltre, come saranno i nuovi fronti di guerra con il coronavirus? Dalla Russia arriva una sorprendente notizia : ora loro hanno il vaccino. Qualcuno c’è finalmente riuscito a disarmare il covid 19 o dobbiamo aspettare ancora? Pino Pompilio