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Dopo il caldo insopportabile di un’estate da inferno dantesco, per molti alunni è suonata la campanella per l’inizio dell’anno scolastico 2024/25.

La scuola in Italia non parte con una data uguale per tutti, ma, a seconda delle regioni, dei corsi, delle classi degli alunni e delle necessità del territorio, c’è chi parte qualche giorno prima.

E, poi, le scuole, il primo giorno e neppure nei successivi, non sono mai perfettamente pronte con orari e cattedre al completo. C’è sempre un periodo, più o meno lungo, di assestamento e di normalizzazione.

Infatti nulla è cambiato l’11 di settembre 2024, primo giorno di scuola per molti alunni. Per tutti quello ufficiale è stato lunedì 16 settembre.

I guai veri della scuola, al di là dei suoi mali endemici, sono ben altri. Mancanza di rispetto e di educazione e libertà di fare ciò che si vuole fanno della scuola un mondo “sui generis”.

Nessuna meraviglia se più di qualche docente finisce in ospedale, bersagliato da alunni o da genitori degli alunni. Nessuno è in grado di fermare la dilagante violenza in tutti i campi, ospedali compresi.

In effetti la scuola è nata con l’uomo, quando ha imboccato le vie dell’evoluzione e della civiltà.

È con la scuola che abbiamo avuto progresso e prosperità, libertà e democrazia. È lei il motore di tutto.

Può avere i suoi problemi, vecchi e nuovi che siano, ma è impensabile che non ci sia e, soprattutto, che non la si frequenti. La scuola ci fa vedere come si vive insieme, come ci si organizza, come ci si comporta.

È un luogo dove operano, di comune accordo, dirigenti, docenti, personale ausiliario e alunni, grazie

Anche alla collaborazione di genitori e di pubbliche istituzioni. La scuola è, praticamente, una società in miniatura, il modello primario su cui è nata la “polis”.

La città, appunto, è una mega scuola, dove trovi tutto e di più.

La scuola deve avere le sue regole, che oggi, tuttavia, nessuno più osserva. Un pizzico di severità, di disciplina, di rispetto e di salda educazione non guasterebbe.

È stato bello vedere accogliere festosamente, il primo giorno di scuola anticipato, cioè mercoledì 11 settembre, i ragazzi delle prime classi, insieme a genitori e ad autorità scolastiche e civili. 

A San Cesareo, come pure in altri paesi e regioni d’ Italia, gli alunni della prima classe della primaria sono stati accolti alla grande. Genitori, docenti, autorità, in primis il Dirigente dell’Istituto Comprensivo, Prof. Francesco Cipollini e autorità civili, tra cui il Sindaco, Alessandra Sabelli e l’Assessore alla P.I. Emanuela Ricchezza; personale non docente “tutti insieme appassionatamente” e in festa per le nuove leve della scuola.

Così è stato più o meno per tutti gli altri ragazzi sia il 16 che i giorni precedenti e immediatamente seguenti. Per il primo giorno della Secondaria di primo grado, tra l’altro, anche accoglienza musicale, grazie ai ragazzi dell’Orchestra dell’Istituto Comprensivo San Cesareo.

Le loro scuole hanno spalancato porte e portoni, per accogliere vecchi e nuovi alunni.

Entrate, ragazzi, con i più fervidi auguri delle vostre comunità di appartenenza.

                           Pino Pompilio

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