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Già è trascorsa la prima decade di gennaio 2025 e tutto è come prima e come sempre. L’unica novità apprezzabile la liberazione della giornalista Cecilia Sala, detenuta a Teheran dal 19 dicembre scorso. Prossimamente entrerà in carica il neo Presidente, Donald Trump e qualcosa sui fronti di guerra potrebbe accadere: la fine dei massacri e il ritorno alla vita, la Meloni sembra aver imboccato la strada giusta, quella di attuare la politica interna con una indovinata politica estera. L’ Opposizione risponde con un’assaltante guerriglia parolaia e con il bombardamento di temi per lo più da propaganda elettorale, come del resto fan tutti. Vincitori e vinti. La carta geopolitica del globo terrestre sembra una pallina dell’albero di Natale, tutta colorata di rosso per via di contrasti, violenze, rivoluzioni, manifestazioni tumulti, proteste, ribellioni e quant’altro serve a scatenare venti di guerre e massacri, senza andare troppo lontani, diamo uno sguardo alla nostra bell’ Italia e vediamo se tutto è a posto. No, è tutto un divampare di fuochi: dalle Alpi all’ Etna.

Ma andiamo oltre, Anche nei paesi vicini e lontani dell’Europa non c’è terra che sia in pace e in prosperità allora? Allora passiamo a guardare, guardare e guardare: “Tutti portano la croce quaggiù”, come dice il poeta ottocentesco Pietro Paolo Parzanese di Ariano Irpino nella poesia “La Croce”. E non è con le guerre di qualsiasi natura, che si risolvono i problemi sia nostri che quelli altrui. Il Natale ci insegna come vivere in pace, volerci bene ed essere felici. Ma chi lo fa? Quest’ anno non si è cessato di uccidere e di distruggere neppure il giorno della nascita del Signore e la pace della sua venuta è durata un battito di ciglia. Quando ci stancheremo di vivere così? Non ci rendiamo conto che se non ci diamo una calmata non approderemo mai sui lidi di isole felici? Al contrario, si continua a lottare, ognuno con la propria bandiera, con la speranza di avere al più presto ciò per cui ci battiamo. Siamo diventati tanti Don Chisciotte e Sancio Panza. Ma contro chi andiamo? Poveri idioti! Fermiamoci e facciamo un passo indietro. Ritroviamo “la diritta via”. Così sarà sempre Natale e il mondo vivrà in pace.

Pino Pompilio

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