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16/MARZO/2025
LA MARATONA DI ROMA È PARTITA CON TANTE SPERANZE TANTISSIMI I PARTECIPANTI PROVENIENTI DA OGNI PARTE. PRESENTI ANCHE ATLETI DI SAN CESAREO – COME DA MARATONA COSÌ ANCHE DA ROMA PARTA OGGI LA NOTIZIA DELLA VITTORIA DELLA PACE DAI FRONTI DI GUERRA DELL’ UCRAINA E DI GAZA – TUTTE LE MANIFESTAZIONI, COME QUELLA IN PIAZZA DEL POPOLO CONTRO IL RIARMO DEI PAESI DELLA UE, DOVREBBERO AVERE LA FORZA, L’ UNITÀ E LA DETERMINAZIONE DELLA PRIMA MARATONA DELLA STORIA –

  La Maratona di Roma, giunta quest' anno alla trentesima edizione, è partita alla grande. I numerosissimi partecipanti, provenienti da vari paesi vicini e lontani da Roma, i chilometri del percorso li hanno divorati all' interno della città. Non si è in Grecia, né sulla piana di Maratona, dove è avvenuto l' epico scontro tra gli Ateniesi e i Persiani invasori nel 490 a.C. L' annuncio della vittoria ateniese fu portato ad Atene da un soldato, Filippide, che, oltre alla battaglia, ha dovuto affrontare la fatica dei 42,195 chilometri, che separano Maratona da Atene.

C’è riuscito, ma, compiuta la missione, è stramazzato al suolo, stroncato dall’ immane fatica.
Tutto questo riguarda l’ origine della Maratona, che come quella di Roma e di tante altre città e luoghi, dove si svolge, lo si fa come evento sportivo sia professionistico che dilettantistico e in termini socioaggreganti tra i popoli.
Alla Maratona odierna hanno partecipato anche atleti di San Cesareo. Sono Marcello e Luca Vincenzi, Alessio Riolino, Elisabetta Amanti, Serena Sabelli e Antonio Marino, il “Corsaro”.
Sul podio i vincitori per lo più keniani, ma anche gli italiani sia femmine che maschi hanno fatto la loro figura. Meriti e soddisfazioni, per l’ impegno profuso, anche agli ultimi classificati.
La giornata, riguardo al tempo, non è stata bella. Ha piovuto e fatto anche freddo. Gli atleti, concentrati e animati da agonismo, da fierezza e orgoglio di partecipazione, hanno profuso le loro energie fino all’ ultima stilla.
Un nostro atleta ci ha raccontato che gli sono venuti i crampi, ma ha continuato lo stesso a correre ed è arrivato fino al compimento del quarantaduesimo chilometro. Tutti gli atleti hanno ricevuto la meritata medaglia della Maratona di Roma.
Era meglio che gli aderenti alla manifestazione in piazza del Popolo contro il riarmo della UE avessero partecipato anche loro alla Maratona di Roma con l’intento di portare, come Filippide, messaggi di vittoria conseguita non con le armi, ma con la forza della pace.
Si poteva profittare di questa opportunità per aggregare molti all’ idea di rendere l’ Europa autonoma e indipendente dalla NATO e da altre Unioni militarmente autosufficienti sia nella difesa che nell’ attacco. È vero il detto latino che ” Si vis pacem, para bellum = Se vuoi la pace, prepara la guerra”, ma è anche vero ciò che ha detto Gesù nel discorso della montagna: “Beati gli operatori di pace, perché saranno chiamati figli di Dio”. La parola di Dio è Vangelo, cioè buona notizia e l’ annuncio della pace lo è.
La storia è ricca di protagonisti, che hanno lottato e dato anche la vita per la pace. Mosè è stato il primo di quelli più famosi, in quanto è riuscito a liberare il popolo di Israele dalla schiavitù in Egitto. Altri liberatori non sono mancati, come il più grande di tutti, il Messia.
Sul suo esempio per aver pace
altri personaggi nel tempo si sono prodigati per aver pace e libertà senza l’ uso delle armi. Uno per tutti: Gandhi.
Gandhi ha liberato l’ India dagli Inglesi, senza sparare un sol colpo di fucile. Sappiamo come è finito, ucciso da un fanatico induista, che non condivideva i suoi metodi di pace. Sì, anche gli operatori di pace ci rimettono la vita, ma i loro popoli, almeno per un po’, godono la pace.
I veri vincitori sono sempre loro.

                          Pino Pompilio

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