Palestrina, La protesta della Banda storica
Non c’è pace per il povero Giovanni Pierluigi da Palestrina. Osannato nel mondo intero, ma tanto bistrattato proprio a due passi dalla sua casa natale!
Eh si, perché Palazzo Verzetti dista un centinaio di metri dal luogo dove nacque e visse il Principe della Musica, ricordato a Palestrina soltanto da una statua in piazza e anche molto bistrattata.
C’è un’Associazione Bandistica che porta il suo nome, che da 190 anni è l’emblema di una città, che offre anche scuola musicale gratuita a più di 40 allievi dai 5 anni in su, ed ha sede, da sempre, nella sala musica che il Comune ha dato in comodato d’uso da innumerevoli anni all’Associazione.
Comodato d’uso che, da delibera del 2001, dovrebbe essere senza scadenza. Non solo, è di qualche giorno fa la convocazione scritta da parte del Sindaco al Presidente dell’Associazione Federico Rosicarelli per la firma del contratto ufficiale.
In questa sala, dopo anni di uso, l’Associazione ha provveduto ad effettuare lavori di ordinaria e straordinaria manutenzione e l’ha attrezzata perché sia sempre più rispondente alla crescita dei musicisti, con strumenti, leggii e macchinari per ufficio. Inoltre nella sala sono custodite le divise, lo stendardo, le luci e tutto il materiale necessario alle manifestazioni che la Banda propone durante l’arco dell’anno.
Era già da qualche tempo, subito dopo l’insediamento della nuova giunta, che veniva ventilata l’ipotesi che questo uso potesse essere revocato, dopo che si era rifiutata la proposta di condividere la sala con un’altra Associazione nata da poco tempo. La cosa, ovviamente, non è possibile in quanto ogni volta che si sarebbe usata la sala ognuno avrebbe dovuto impacchettare le proprie cose e portarsele via, per poi riportarle la volta successiva… impossibile, lo immaginate voi? Batteria, grancassa, timpani, tutti i leggii, le sedie, le partiture, il computer etc. ogni volta (praticamente un giorno si ed uno no) togli e metti.
Durante l’estate sembrava che questa ipotesi fosse definitivamente scartata, inoltre le parole del Sindaco in occasione della I° Rassegna Bandistica (ad agosto) facevano ben sperare per il futuro dell’Associazione.
Oggi, invece, repentinamente, la Giunta Comunale si è riunita all’improvviso per firmare una “delibera d’intenti” e al Presidente Federico Rosicarelli, che era stato convocato per la firma del contratto, è stato, invece, detto che la cosa non poteva più essere fatta e che ci sarebbe stata, appunto, questa delibera di intenti. Non è dato sapere quale fossero questi intenti perché si sarebbero potuti conoscere solo alla pubblicazione degli atti, ma la sostanza era che la sala musica non era più disponibile per l’Associazione.
Ora, cosa è cambiato in tre giorni? Quali sono gli interessi della giunta riguardo la Banda? Soprattutto con la città che sta sprofondando, la delinquenza dilagante, il commercio che sta morendo, la riunione straordinaria in fretta e furia proprio sulla sala musica?
Questi sono alcuni dei tanti quesiti che si sono posti i membri dell’Associazione Bandistica Giovanni Pierluigi da Palestrina mentre sostavano fuori dalla sede comunale a sostegno del Presidente Federico Rosicarelli e di un altro socio della Banda, Gabriele Bellabarba, che si erano incatenati all’interno di Palazzo Verzetti. Il Sindaco ha richiesto l’intervento dei Carabinieri che hanno provveduto a chiudere il Comune e non farvi accedere più nessuno.
Saputa la notizia, infatti, i ragazzi che frequentano la scuola musicale con i loro genitori hanno ritenuto opportuno andare a manifestare il proprio sconcerto per l’accaduto sotto le finestre del Palazzo, alcuni con il proprio strumento perché la passione per la musica e la voglia di suonare fosse chiara e indiscutibile, nonostante l’improvvisazione sono anche riusciti a suonare l’Inno di Mameli.
La manifestazione si è conclusa intorno alle 17.30 in seguito all’impegno del Sindaco a riconvocare i rappresentanti dell’Associazione Bandistica per la firma del contratto di comodato d’uso. Tra le cose che sono state evidenziate dai manifestanti ci sono alcune incongruenze e disorganizzazioni di questa Giunta, che non si sa quanto siano volute o dovute ad inesperienza. Ad esempio, assegnare l’uso del Cinema Teatro Principe per un concerto, poi revocarlo perché si da in uso ad altri, oppure autorizzare nello stesso giorno due manifestazioni dello stesso genere.
Parliamo dei festeggiamenti per Santa Cecilia per i quali l’Associazione Musicale Bandistica G. Pierluigi da Palestrina aveva programmato un concerto che, inizialmente si doveva tenere presso il Cinema Teatro Principe per il quale era previsto il patrocinio del Comune (quindi l’uso gratuito), poi negato e spostato, quindi, all’Auditorium a spese dell’Associazione. Successivamente è spuntata una Rassegna delle Bande Cattoliche che effettuerà un concerto con gli stessi orari dell’altra Associazione in Piazza Regina Margherita. Già il concetto di Banda Cattolica, a detta dei presenti, non si riesce a spiegare: la musica da sempre non ha lingua, né colore e non dovrebbe nemmeno avere religione.
Inoltre di incomprensibile c’è questo strano e poco chiaro modo di comportarsi da parte delle Autorità riguardo alle manifestazioni organizzate da questa Associazione. La ragione, a detta di chi vive quotidianamente questa situazione (musicisti e associati), sembra essere politica. Se così fosse, però, sarebbe doppiamente grave in quanto la musica non ha nemmeno ideologia politica e non dovrebbe essere sporcata da interessi personali, inoltre si penalizzano maggiormente i ragazzi che usufruiscono di una eccellente scuola musicale a titolo gratuito, bambini e ragazzi che di politico non hanno nulla e che l’unica cosa che vogliono è fare musica.