Pol. Città di Ciampino calcio, Promozione – Guarnieri: «Concentrati sul Falasche, non penseremo alla Lepanto»
La prima sconfitta stagionale (maturata domenica scorsa a Velletri dopo tredici risultati utili tra cui un solo pareggio) è già alle spalle. Il Città di Ciampino si è scrollato di dosso l’amarezza per il k.o. di tre giorni prima e ieri ha battuto con un secco 3-0 il Fontana Liri nei sedicesimi di ritorno di Coppa Italia, avanzando dunque al turno successivo dopo la vittoria dell’andata ottenuta col medesimo punteggio. Dopo il gol in apertura di Matozzo, è stato il giovane Valerio Guarnieri (esterno classe 1993, ma all’occorrenza anche centrale di centrocampo) a siglare il raddoppio (e il suo secondo gol stagionale dopo quello all’Unipomezia in campionato) prima dell’intervallo con Spaziani che nella ripresa ha messo il punto esclamativo sulla gara. «La qualificazione non è mai stata in discussione – dice proprio Guarnieri – e sin da subito abbiamo messo le cose in chiaro con la rete di Matozzo. Ci premeva scendere in campo per cancellare il passo falso di domenica scorsa, il primo della stagione: ci siamo riusciti». Guarnieri, da due anni e mezzo al Città di Ciampino, si sta ritagliando uno spazio importante in una squadra molto forte. «Sinceramente non pensavo di giocare molto all’inizio della stagione vista la qualità media dei miei compagni. Sono davvero felice della fiducia che mi sta dando mister Baiocco – sottolinea Guarnieri – e cerco di farmi trovare pronto quando c’è bisogno di me, poi qui c’è un gruppo fantastico in cui quelli con più esperienza, a cominciare da capitan Carnevali, aiutano e spronano noi giovani». Domenica ci si rituffa nel campionato, con il Città di Ciampino che ospiterà il Falasche cercando di difendere (e magari incrementare) il punto di vantaggio sulla Lepanto Marino prima dell’attesissimo big match. «Dovremo stare attenti al Falasche perché si tratta di una buona squadra. Pericolo deconcentrazione in vista della supersfida di domenica 30 novembre? Non penso proprio, qui ci sono giocatori troppo esperti per non pensare una partita per volta».