Silenzio si vota.
Sabato 24 maggio. Sabato di silenzio della campagna elettorale. Si passeggia per il corso e si vedono candidati che si contano e ricontano i voti tra di loro “io ne tengo tot“ “io Tot più un po’ di più” insomma, alla fine della passeggiata ti accorgi che a Palestrina votano 50/60.00 persone. Il che significherebbe quasi 100.000 abitanti. A me e agli uffici anagrafe ed elettorale, risultano solo 23-24.000 abitanti per poco più di 16.000 aventi diritto al voto, e quindi più o meno 13.000 votanti.
Quindi, qualcuno sa che per lui i voti valgono doppi, però sul regolamento elettorale non l’ho trovata questa regola! Un’altra bella frase che si sente in ogni angolo è: “io ho fatto il dovere mio… se ce la faccio bene, altrimenti ho lavorato per il candidato al sindaco” peccato che chi dice così adesso è chi pochi giorni fa era sicuro di un seggio in comune!
Forse si stanno accorgendo che non è possibile per tutti essere eletti. E forse qualcuno si sta accorgendo di essere stato preso in giro ed utilizzato dal candidato Sindaco che l’ha sfruttato solo per poter entrare lui in consiglio. Già si cominciano a sentire critiche tra candidati della stessa lista perché c’è chi ha fregato i voti all’altro, e tra candidati a consigliere e rispettivo candidato a sindaco. Il malcontento è già iniziato!
Una cosa divertente è vedere che c’è chi appoggia il sindaco di uno schieramento e poi alle europee vota per lo schieramento opposto (IL FENOMENO DEL VOTO DISGIUNTO). Comunque pure qui niente di nuovo. Cinque anni fa alle europee la destra prese il 70%, alle comunali il 30 %
Oggi 24 maggio, “il Piave mormorava calmo e placido al passaggio, dei primi fanti il ventiquattro maggio….”! Recita la canzone “La leggenda del Piave” in ricordo dell’inizio, per l’Italia, della prima guerra mondiale. Con questa guerra inizia a nascere l’Europa! Quell’Europa che per la prima volta nella storia ha avuto senza interruzione quasi 70 anni di pace. L’Europa che dopo le grandi guerre hanno voluto Belgio, Francia, Germania, Italia, Lussemburgo e Paesi Bassi. Purtroppo quella Europa non è questa di adesso. Doveva essere una cosa diversa, doveva dare pari opportunità a tutte le nazioni ed a tutti popoli che nel tempo hanno deciso di farne parte, dai 6 iniziali fino agli attuali 28, invece è diventata un capestro per alcuni ed un canestro per altri. Ma questo ovviamente non è colpa dell’Europa, ma di chi l’ha gestita. E mi permetto di aggiungere che la colpa principale è della potenza USA che ha sempre avuto paura di una Europa forte e potente dal punto di vista economico, finanziario, industriale e militare, ed ha sempre messo i bastoni tra le ruote.
Ricordiamoci che domani ci sono anche le Europee, non solo le comunali. Andiamo a votare, votiamo con criterio.