Palestrina, Consiglio comunale movimentato
Giovedì 15 gennaio 2015 alle ore18,00 si è svolto il consiglio comunale, volevamo copiare l’ordine del giorno dal sito del comune di Palestrina, ma ad oggi non risulta ancora pubblicato, quindi ci dobbiamo accontentare di una foto della convocazione pubblicata sul profilo del gruppo “Adesso Noi”.
Solo tre punti all’odg. Il primo una pura formalità di ruotine. Il terzo si trattava di ratificare una richiesta della prefettura, dal momento che il comune di Colleferro è attualmente commissariato, il prefetto ha chiesto che la Segretaria Comunale di Palestrina per due giorni a settimana potesse svolgere le funzioni di Segretario Comunale a Colleferro.
Si è votato anche per lo slittamento al 28 febbraio del pagamento della tari, punto sul quale si è avuta l’unanimità.
Sul punto 2 la minoranza ha voluto un parere tecnico con una legittima richiesta, salvo poi non accettare il parere espresso dal dirigente, questo ed altro hanno di fatto trasformato un consiglio comunale che poteva sembrare senza problemi, in un consiglio turbolento terminato a tarda notte. Si è discusso su cosa sia la Centrale Unica di Committenza, CUC. Dal primo gennaio i Comuni non capoluogo di Provincia, per acquisti di forniture e servizi, devono fare ricorso alla Centrale Unica di Committenza (Cuc).
Si tratta di una forma di accentramento della gestione delle gare ad evidenza pubblica, introdotta dal legislatore per razionalizzare la spesa pubblica al fine di eliminare alcuni costi inutili connessi alla frammentazione tra i piccoli comuni della fase procedimentale di acquisizione di lavori, servizi e forniture.
“I Comuni non capoluogo di provincia procedono all’acquisizione di lavori, beni e servizi nell’ambito delle unioni dei comuni … ove esistenti, ovvero costituendo un apposito accordo consortile tra i comuni medesimi e avvalendosi dei competenti uffici anche delle province, ovvero ricorrendo ad un soggetto aggregatore o alle province, ai sensi della legge 7 aprile 2014, n. 56.”. I Comuni con popolazione superiore a 10.000 abitanti, come il nostro, possono procedere autonomamente per gli acquisti di beni, servizi e lavori di importo inferiore ai 40.000 euro.
La minoranza, anche dopo il parere dirigenziale, non ha approvato questo punto ed in particolare una parte della minoranza ha definito l’andamento della seduta “senza alcun rispetto verso l’istituzione e i ruoli istituzionali del Consiglio”. In più sempre una parte della minoranza ha trasmesso una nota “al Prefetto di Roma, per i provvedimenti del caso, in merito al rifiuto da parte del Presidente del Consiglio di inserire nella discussione di ieri sera (15 gennaio ndr), la proposta del nostro gruppo (Adesso Noi ndr) riguardo le verifiche urgenti in materia di sicurezza nella Scuola Materna di Piazza Ungheria dopo i fatti accaduti nei giorni scorsi (distacco di una mostra infisso di una porta, in una struttura da poco restaurata ndr). Non si può rispondere che la proposta è inammissibile, poiché l’ammissibilità o meno la può esprimere soltanto il Consiglio Comunale intero e non il Presidente che non ha alcun potere di farlo.” Riportato dalla pagina di “Adesso Noi”.
Chi ha ragione e chi ha torto? Mi sa che non lo scopriremo nemmeno tirando in aria la monetina, qua sembra che le cose vegano fatte “per tigna” che si utilizzino i Consigli Comunali per vendette private trasversali e dirette. Anno nuovo vita nuova… ma mi sembra che sia anno nuovo vita vecchia!!!