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Roma – L’Alberone è irraggiungibile. La squadra del presidente Emanuele Centra, del direttore sportivo Ivano Petrini e di mister Gianluca Cippitelli ha vinto il girone D di Prima categoria con un turno d’anticipo. Decisivo il successo interno per 4-0 con l’Albula (a segno ancora uno scatenato Composto, arrivato con la doppietta di domenica a quota 30 gol, e poi Politanò e Rossini) e il contemporaneo sorprendente pareggio esterno del Torpignattara sul campo del Setteville. «Abbiamo avuto il giusto approccio alla gara, come non ci capitava da qualche partita – spiega il capitano dell’Alberone Luca Capasso – e abbiamo messo il match sui binari a noi più favorevoli. Sapevamo di essere padroni del nostro destino e di poter conquistare il primo posto matematico con due vittorie, invece a fine gara è arrivata la notizia, sinceramente inaspettata, del pareggio della seconda in classifica ed è partita la grande festa». Il 26enne centrocampista centrale è al terzo anno di Alberone e dunque ha vissuto il processo di crescita della società biancorossa. «Sin dal momento del mio arrivo – rimarca Capasso -, avevo capito che il presidente Centra avrebbe voluto portare in alto il nome di questa società. Ancor prima del massimo dirigente, lui è il primo tifoso di questa sua “creatura”. Assieme al lavoro del ds Petrini e con l’approdo, a metà stagione scorsa, di mister Cippitelli la società si è data la giusta organizzazione e ha costruito una rosa importante per questa categoria. E’ stato un successo indiscutibile perché siamo stati in testa dalla sesta giornata ed era giusto concludere il campionato davanti a tutti. La nostra forza è stata quella di remare tutti uniti con un unico obiettivo in testa». Ora Capasso e compagni si godranno la festa dopo aver onorato l’ultima gara di campionato sul campo dell’Affile, poi sarà tempo di parlare di futuro. «E’ chiaro che mi piacerebbe giocare una Promozione conquistata sul campo – spiega Capasso -, ma tra qualche giorno ne parleremo con la società e decideremo il da farsi».
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