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L’IRA DELLA VIRTUS VALMONTONE DOPO GARA 1 DEI PLAY OFF.

PARTITA DECISA DAGLI ERRORI DEGLI ARBITRI. ORA BASTA MERITIAMO RISPETTO

 Questa non è, non è mai stata, la squadra del presidente della Fip Gianni Petrucci e se qualcuno pensa di contrastare la Virtus non sul campo ma con queste storie a sbagliato di grosso. Ora basta, meritiamo rispetto”. All’indomani della sconfitta casalinga in gara 1 dei play off contro Amatori Pescara (gara  condizionata dalla direzione della coppia arbitrale Giusto/Vigato), la Air Fire Virus Valmontone è scesa pesantemente in campo per tutelare il proprio nome e quello dei suoi tesserati.

Oltre 24 oresi legge nella nota diffusa dalla societànon sono bastate a smaltire rabbia e delusione rabbia per ciò che è accaduto domenica scorsa nel corso di gara 1 dei play off fra Valmontone e Pescara. La Virtus ha perso e nello sport, come nella vita, le sconfitte vanno accettate. Ma la partita di domenica l’hanno decisa i due arbitri. Una gara bellissima, in perenne equilibrio rotto in favore degli abruzzesi solo dalla direzione di gara  dei signori Giusto e Vigato”.

 La Virtus non nega di avere la propria parte di colpe nella sconfitta. “Per altro – si legge –  abbiamo anche pagato dazio alla sfortuna, che ci ha privato all’ultimo di capitan Bisconti, il nostro giocatore di riferimento. Eppure, nonostante tutto, abbiamo giocato punto a punto fino all’overtime contro un avversario di valore. I giorni che hanno preceduto la gara sono stati però caratterizzati, da articoli e dichiarazioni degli abruzzesi. Pescara si lamenta che Pepe, il suo miglior tiratore, non viene adeguatamente tutelato? Bene, domenica i direttori di gara proteggono a dovere Pepe, che finirà la gara con 6 falli subiti e ben 11 tiri liberi a favore!! E il nostro De Fabritis? Per lui la gara finisce anzitempo per raggiunto limite di falli fatti e, per giunta, senza un solo tiro libero tirato quando in più di un’occasione sono evidenti contatti non fischiati a sua favore. La Virtus non ha in campo il suo pivot dominante Bisconti? Il suo unico sostituto, Ochoa, a metà del II quarto è già in panchina con 4 falli a carico. E poi ancora falli tecnici e antisportivi fischiati a senso unico e la fastidiosa sensazione della manina pronta a sgonfiare le vele della Virtus ad ogni momento favorevole”.

 Il sodalizio casilino sottolinea che, “peraltro, i due fischietti sono recidivi. Solo tre settimane fa, il 9 aprile, gli stessi arbitri diressero a Valmontone il big match contro la capolista Napoli ed anche in quella occasione la gara, finita con la vittoria di misura dei partenopei, fu condizionata dalle decisioni del duo Giusto/Vigato”. Una sconfitta che ha compromesso la corsa della Virtus alle prime tre posizioni della classifica.  

 “Pensavamo di aver già dato – prosegue la nota – ma al peggio non c’è mai fine. Il tenore delle dichiarazioni di Pescara sulla scarsa tutela arbitrale e, soprattutto, quanto accaduto tre settimane prima avrebbero dovuto consigliare una maggiore accortezza nella designazione dei fischietti. Ed invece no. Domenica a Valmontone si materializzano di nuovo Giusto e Vigato”.

E’ dalle Final Eight di Coppa Italia, e in particolare dalla semifinale, che le cose vanno così.  Nell’ambiente infatti – è cosa nota – la Virtus è tacciata di essere la squadra favorita del presidente della FIP Gianni Petrucci.

Un refoletto maligno prosegue la societàpartito da qualche ambiente evidentemente invidioso, materializzatosi in autunno sul blog di una firma importante del giornalismo sportivo. Secondo costui, Petrucci è il “Tiranno di Valmontone” e la Virtus la sua creatura, chiamata a rinverdire sul campo le sue glorie manageriali. Forse abbiamo sbagliato a non chiedere conto a questo signore del suo astruso teorema nelle opportune sedi. Abbiamo peccato di ingenuità ma intanto il gioco era fatto! Quello delle fake news che circolano in rete è il tema scottante di questi mesi. Scrivete ciò che volete sui social, tanto alla fine qualcosa resterà. Insomma, qualcosa è scattato. Un meccanismo (inconscio) nella testa di tanti arbitri che in stagione, quando hanno incrociato la Virtus, non hanno solo pensato a dirigere una partita di basket, ma hanno giocato a dimostrare di essere in primis del tutto indipendenti dalle presunte pressioni di Palazzo”.

Insomma, dei presunti favoritismi non vi è traccia al punto che, si chiede la società: “O quella dei favori del presidente Petrucci alla Virtus è una solenne idiozia oppure lo stesso Petrucci non ha – diciamo così – un grosso ascendente sui suoi sottoposti”.

Intanto, però, la gara di domenica scorsa è solo l’ultimo esempio di questo clima ostile nei confronti del sodalizio casilino.

ORA, PERO’, BASTA – conclude la nota – Ci sono i fatti, documentati, e ci sono le immagini inequivocabili che pubblicheremo nelle prossime ore sui nostri canali . Quella che purtroppo non c’è più e la nostra pazienza. Ogni giorno spendiamo tempo, energie e soldi per questo sport e meritiamo rispetto, soprattutto da chi ogni domenica in campo rappresenta l’istituzione. Ora la parola torna al campo. Giovedì andremo a Pescara per gara 2 dei play off. Una gara da dentro o fuori, decisiva per la nostra stagione. Ci aspettiamo di essere tutelati e di essere messi in condizione di giocare al meglio delle nostre possibilità”.

Ufficio Stampa

Virtus Valmontone Basket

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