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SAN CESAREO

TRA LE MACERIE DEL CALCIO SANCESARESE   LO SPORTING SOPRAVVIVE

MA DOVE SI GIOCHERA’ IL CAMPIONATO 2017-2018?

Benedetti Astorre, Marcello Zanni, Angelo Sabelli e altri personaggi, che hanno reso importante il calcio sancesarese, dovunque si trovano, non sono certo felici. Più di qualcuno si rivolta perfino nella tomba. Mai come nella stagione calcistica 2016-2017 si è andati così in basso.

Con la gestione del Presidente Carpentieri si è arrivati alla serie D e ad un passo dalla C. Poi, lentamente, è iniziato il declino. Qualche anno fa, con l’avvento del Presidente Pomponi, pareva che la ASD San Cesareo Calcio avesse migliori destini e, invece, il bel palloncino è andato in mille pezzi.

Ci hanno rimesso tutti, strutture comprese. I campi da gioco sono diventati come savane africane. L’aspetto peggiore della faccenda, comunque, è che il conto più salato lo stanno pagando i giocatori, specie quelli del settore giovanile. Lo pagano pure allenatori e dirigenti di qualità, tifosi, i genitori dei ragazzi e, soprattutto, i cittadini.

Chi salderà i debiti pregressi? Come sempre pantalone, cioè chi paga tasse, debiti e interessi. Si poteva evitare tutto questo? Almeno in buona parte si. Si è aspettato troppo. Si è dato tempo e possibilità ai predatori di afferrare con facilità qualunque cosa utile del patrimonio in dotazione allo stadio senza alcuna custodia.

Di chi è la colpa? Non sta a noi fare nomi e cognomi. Ci sono le forze dell’ordine e la magistratura per questo. Ad ognuno le proprie competenze.

   Dell’Eccellenza, degli Juniores, campioni d’Italia e delle altre squadre giovanili l’unica rimasta in piedi è lo Sporting San Cesareo. Tante, però le difficoltà affrontate e da affrontare. Per partecipare al campionato prossimo di seconda categoria, per fare un esempio, ha dovuto iniziare la preparazione prima sul campo del Torrenova e poi su quello di Casale Pepe a Palestrina. Non parliamo, poi, dei costi e dei disagi logistici.

Lo Sporting, tuttavia, non molla. Questo è il 6° anno che la squadra continua la sua marcia verso obiettivi non solo sportivi, ma anche sociali, come l’attuazione del progetto “Diamo un Calcio al Bullismo” condiviso da tante altre società calcistiche e non.

La squadra è cresciuta sia nella rosa dei giocatori che a livello di dirigenza, di sostegno e di sponsorizzazioni. Lo Sporting spera che già dall’inizio potrà giocare il campionato sul proprio campo, non su quelli presi in affitto a proprie spese. La fortuna ha voluto che la prima partita, quella di domenica 1° ottobre la giocherà fuori casa.

Ce la farà il Sindaco Panzironi a superare gli impedimenti derivanti dall’attuale fallimentare conduzione dello stadio “Roberto Pera”? Gli atti liberatori sono stati puntualmente compiuti. Per la ripresa San Cesareo dispone di risorse umane di incalcolabile valore. Possono fare miracoli in ogni ambito.

Pino Pompilio

 

 

 

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