Sharing is caring!

  • Dal 21 al 29 ottobre 2017, nell’ambito della rassegna nazionale “Campaniliana”, sarà possibile visitare la mostra nella Sala degli Affreschi della Casa delle Culture. L’esposizione sarà aperta tutti i giorni dalle 9,30 alle 12.30 e dalle 16.00 alle 18.30.
    Una delle parti portanti della settimana “Campaniliana” sarà la mostra fotografica e documentaria, curata da Gaetano Campanile, Silvio Moretti e Angelo Cannatà. Il figlio dello scrittore e i due studiosi e biografi hanno già organizzato diverse esposizioni in grandi città e sono pronti per lavorare affinchè tutto sia pronto per il 21 ottobre alle ore 17.00, giorno di inaugurazione della rassegna nazionale e di apertura della mostra stessa (che resterà aperta tutti i giorni della “Campaniliana” dalle 9,30 alle 12,30 e dalle 16,00 alle 18,30).
    Emergeranno sia il Campanile pubblico che quello privato, e la Sala degli Affreschi diventerà un centro nevralgico di cultura per avvicinarsi allo scrittore, conoscerlo, scoprirlo, ri-scoprirlo, rivederlo con le testimonianze della sua vita improntata alle lettere in tutte le sue sfaccettature. Angelo Cannatà, uno dei curatori, ha rilasciato un’intervista per raccontare – senza tuttavia rovinare la sorpresa e l’attesa – cosa si potrà
    visitare alla Casa delle Culture di Velletri dal 21 al 29 ottobre prossimi.
    Tra gli organizzatori della mostra l’Associazione Culturale Memoria ‘900 e la Fondazione di Partecipazione Arte e Cultura Città di Velletri, ideatrice e promotrice dell’evento, oltre naturalmente al fondamentale apporto del Fondo Achille Campanile.
    Quando nasce l’idea di strutturare una Mostra intitolata “Umorista sarà lei” e dedicata ad Achille Campanile?
    La mostra documentaria ha avuto il suo battesimo nel 2000 quando il 10 maggio ebbe il felice compito di inaugurare la nuova Casa delle Letterature di Roma. Da allora la mostra itinerante ha toccato tante città italiane come, per citarne alcune, Trieste, Firenze, Chiasso, Civitavecchia, Pontedera, Napoli, Palermo e Milano.
    Chi, oltre lei, ha curato la Mostra e che cosa si vedrà esposto nella Sala degli Affreschi della
    Casa delle Culture di Velletri dal 21 al 29 ottobre prossimi?
    La mostra, oltre che da me, è curata da Silvio Moretti con la collaborazione del figlio dello scrittore,
    Gaetano Campanile. Ci siamo occupati di ripercorrere le tappe fondamentali della vita del celebre
    umorista presentando al grande pubblico materiale, anche inedito. Per fare questo, Gaetano ha
    aperto l’archivio delle memorie di Achille Campanile, conservate gelosamente nella casa di Velletri.
    Scritti, disegni, diari, manoscritti originali e appunti raccolti ovunque, anche su piccolissimi pezzetti
    di foglio, su buste, biglietti di tram, ricevute d’albergo: questo il patrimonio enorme lasciatoci da
    Campanile.
    Come si articolerà la Mostra e che percorso faranno i visitatori?
    L’articolazione della mostra propone un percorso espositivo attraverso il quale vengono presentati momenti della vita del Campanile scrittore ma anche notizie, documenti che illustrano la vita privata. Così accanto agli oggetti più cari allo scrittore, dal monocolo, al cilindro, al violoncello (sua segreta passione), si possono ammirare alcuni testi inediti come il manoscritto del romanzo Benigno, i bozzetti dello stesso autore per alcuni romanzi, i carteggi con personaggi importanti della cultura e del giornalismo come Curzio Malaparte, Massimo Bontempelli, Dino Buzzati, Giovanni Guareschi, Cesare Zavattini, Orio Vergani e tanti altri. Ci sono inoltre alcune pagine tratte dai minuziosissimi diari che Campanile annotava scrupolosamente, giorno dopo giorno, e che illustrano i momenti fondamentali della sua creatività poetica e la nascita di autentici capolavori, da Se la
    luna mi porta fortuna ad Agosto, moglie mia non ti conosco o ancora Chiarastella. Non mancano documenti che testimoniano i rapporti a volte controversi con i politici dell’epoca: dal Duce a Togliatti, da Ciano a Pavolini e le lettere che Campanile, che negli anni trenta era un autore di grande successo, riceveva da lettori e lettrici (in alcuni casi vere e proprie dichiarazioni d’amore).
    Entrando più nel dettagli, senza però svelare troppi particolari, quali sorprese riserva la
    Mostra che a quanto si evince si occuperà di biografia e aspetti artistici?
    Sono molto interessanti i riferimenti alle donne. Campanile ne ha amate molte: dalla relazione tormentata con Emy Mascagni, figlia del grande compositore, al fallimentare matrimonio con la prima moglie, all’unione con Pinuccia Bellavita. Sui pannelli descrittivi sono raccontati gli inizi nel giornalismo, dalla Tribuna alla Stampa, alla Gazzetta del Popolo di Torino; le vittorie, nel 1933 e  nel 1973, al Premio Viareggio e al Bagutta nel 1958; il teatro e il parere dei critici. E a corredo moltissime foto che costituiscono una testimonianza eccezionale anche di un periodo storico e letterario del nostro Paese.
    Sono state elencate, precedentemente, molte città: quali feedback avete ricevuto dai fruitori?
    La mostra ha ottenuto sempre un notevole riscontro tra gli amanti di Campanile e non solo tra di loro. In particolare ci piace ricordare che al Maschio Angioino di Napoli la mostra, programmata dal 5 al 18 settembre 2005, fu prorogata fino al giorno 24 per far fronte alla grande richiesta di pubblico.
    Rocco Della Corte

Comments

comments