Campaniliana, seconda edizione: ufficializzate le date della rassegna a Velletri
Ecco alcune anticipazioni
Dopo l’ottimo successo della prima edizione, si svolgerà dal 20 al 28 ottobre la seconda edizione della “Campaniliana”, rassegna nazionale di teatro e letteratura dedicata al grande scrittore, giornalista, drammaturgo e umorista Achille Campanile. Un programma, ancora in fase di elaborazione, che riserva numerose sorprese. Intanto, però, è già pronto il bando di concorso per il Premio Nazionale Teatrale che lo scorso anno ha visto arrivare un numero altissimo di opere inedite. La scadenza del concorso è il 30 giugno, e la professoressa Maura Dani, consigliera della Fondazione di Partecipazione Arte & Cultura che del Premio è promotrice e referente del Premio stesso ha risposto ad alcune domande per dare una prima idea su quello che sarà la Campaniliana 2.0 a Velletri.
Maura Dani, dopo il primo anno la “Campaniliana” ripartirà nel 2018 con la seconda edizione. Per ora sono ufficiali le date (dal 20 al 28 ottobre 2018). Quali soddisfazioni porta con sé dalla prima edizione del 2017, soprattutto in merito al Premio?
E’ vero, sono ormai ufficiali le date della seconda edizione della “Campaniliana”. Dal 20 al 28 ottobre 2018 sarà ancora il nome del grande Achille Campanile a dare vita a una serie di incontri ed eventi che avranno come cornice due luoghi storici e cari al cuore dei veliterni: la splendida Casa delle Culture e della Musica e il Teatro Artemisio-Gian Maria Volonté. Sono anche i luoghi attualmente gestiti dalla Fondazione di Partecipazione Arte e Cultura Città di Velletri, al cui Direttore Artistico, il M.° Claudio Micheli dobbiamo l’idea di ricordare Achille Campanile, nelle sue molteplici sfaccettature di scrittore, giornalista, critico, autore teatrale e, a detta di chi ha avuto la fortuna di conoscerlo, persona amabile e arguta. L’edizione 2017 della “Campaniliana”, coincidente con il quarantesimo anno dalla scomparsa dell’Autore, ha dato ampiamente ragione al Maestro Micheli e a quanti hanno raccolto il suo suggerimento e hanno lavorato per realizzarlo. L’interesse del pubblico, della stampa, del mondo della scuola e di tutti gli “addetti ai lavori” a vario titolo, è stato entusiasmante e oltre le aspettative, per tutti gli eventi organizzati. Personalmente ho avuto il compito di occuparmi del Premio Nazionale Teatrale Achille Campanile, per opere teatrali inedite di genere umoristico, che è stato per tutti noi motivo di grandissima soddisfazione. Nelle nostre più rosee speranze non avremmo mai pensato di ricevere ben 86 copioni, che hanno impegnato non poco la Giuria esaminatrice. Ricordo che i componenti la giuria sono stati il Professor Arnaldo Colasanti, come Presidente, la Signora Simona Marchini e il figlio di Campanile, Gaetano. L’opera vincitrice – “Prestazione occasionale” di Francesco Brandi – si è poi rivelata assolutamente valida e godibilissima. Oltretutto la “prima” assoluta nazionale è stata a Velletri, entusiasmando il pubblico del Teatro Artemisio, per poi replicare a Roma e a Milano subito dopo, con grande successo. Per chi non ha potuto assistervi, comunico che sarà di nuovo rappresentata proprio in apertura di questa edizione della Campaniliana, sempre all’Artemisio e a cura di una Compagnia tra quelle iscritte alla UILT.
Il gruppo del Comitato Scientifico/Organizzativo sta lavorando alla nuova edizione: ci saranno novità e innovazioni sostanziali, se ce le può svelare?
Intanto vorrei dire che …squadra che vince non si cambia! Ciò significa che il gruppo di lavoro è costituito dalla stessa Commissione organizzatrice della scorsa edizione: Fondazione, Associazione Memoria ‘900 e Fondo Campanile. La manifestazione avrà inizio il 20 ottobre 2018 alla Casa delle Culture e della Musica, con l’inaugurazione di una Mostra allestita nella Sala degli Affreschi, con oggettistica, foto e manoscritti di Achille Campanile, stampe degli articoli apparsi su “L’Europeo”, oltre ad una parte di libri dell’Autore (preferibilmente prime edizioni) e contributi filmati da proiettare durante la mostra, che terminerà la mattina del 28 ottobre 2018. Per tutta la settimana saranno organizzate visite guidate per le scuole del territorio; gli studenti potranno assistere alla messa in scena di sketch campaniliani e partecipare ad un Forum sul teatro di Campanile. Saranno coinvolti anche, nello specifico, i laboratori teatrali degli istituti superiori. Seguirà, all’Auditorium, un Convegno sul tema “La televisione in rapporto al mezzo di comunicazione, alla critica e al teatro”. Relatori: Arnaldo Colasanti, Massimo Cinque, Umberto Broccoli e un esponente del mondo accademico. Il 28 ottobre, nel pomeriggio presso il Teatro Artemisio, verrà rappresentata “Prestazione occasionale” di Francesco Brandi, opera vincitrice della scorsa edizione del Premio Teatrale. Grosso modo la scansione degli eventi segue quella già collaudata lo scorso anno; elementi di novità e innovazioni li aspettiamo, ad esempio, dall’esito del Convegno o dal Forum sul teatro, riservato agli studenti. A proposito di studenti un plauso particolare lo voglio rivolgere ai protagonisti di “Il Landi in scena” che, con la direzione artistica della Professoressa Rosalia Di Nardo, hanno realizzato “Non ci resta che ridere”, un’opera in cui, tra l’altro, sono state rappresentate alcune tragedie in due battute di Achille Campanile in maniera molto convincente, dinamica, accattivante! Segno che il nostro Autore – e la nostra Campaniliana – hanno “parlato” proficuamente anche ai giovani artisti che abbiamo ammirato all’Artemisio il 4 maggio appena trascorso!
Il Premio ha avuto una grande diffusione l’anno passato: un risultato oltre le aspettative che vi gratifica e vi sprona a far meglio?
Le 86 opere pervenute la scorsa edizione, anche dalla Svizzera e dalla Francia, hanno dimostrato che del Premio si è parlato molto e bene, grazie anche all’ottimo lavoro svolto dal nostro instancabile e bravissimo “addetto stampa e alla pubblicità” …devo ricordare il nome proprio a Rocco Della Corte? Un ringraziamento sentito anche alla Clinica Madonna delle Grazie, tra i soci fondatori della Fondazione Arte e Cultura, che anche per questa edizione offre al vincitore del Premio la somma di € 1,500. Certamente siamo tutti coinvolti e interessati a non cullarci sugli allori delle gratificazioni e cercare di impegnarci al meglio. Le opere stanno già arrivando e i primi di luglio le consegneremo alla Giuria esaminatrice che è rimasta invariata: Arnaldo Colasanti ne sarà ancora Presidente, coadiuvato da Simona Marchini e dal nostro Gaetano Campanile. Sempre legato al Premio, stiamo lavorando per realizzare un altro evento riservato alla serata della premiazione, il 28 ottobre. Si tratta della rappresentazione di una scelta dal repertorio del teatro campaniliano, a cura di una nostra concittadina, Chiara Mancuso, attrice già avviata ad una brillante carriera, che si esibirà insieme ad altri suoi colleghi nella serata conclusiva della Campaniliana 2018, al Teatro Artemisio.
Quale è il messaggio che anche quest’anno vuole mandare ai potenziali autori di copioni che potranno concorrere al Premio, la scadenza del bando è al 30 giugno…
Prima di tutto vorrei ringraziare quanti hanno scelto il nostro Premio perché la loro partecipazione è ciò che fa vivere il premio stesso. Quanto al messaggio direi che vale sempre la pena mettersi in gioco per la propria creatività, nel caso della scrittura teatrale la possibilità di mettere in scena le proprie emozioni e condividerle con chi assiste. Il genere umoristico, poi, ritengo sia particolarmente efficace per focalizzare tematiche e riflessioni con l’acume e la brillante leggerezza, anche linguistica, in cui eccelleva il grande Campanile. Lo abbiamo visto con “Prestazione occasionale” in cui Brandi ha affrontato problematiche quanto mai attuali della nostra società mostrandone le varie, anche controverse sfaccettature, con incisività e con il taglio dell’ironia. Quindi mi auguro che i copioni in arrivo siano tantissimi: il 30 giugno è ancora lontano…facciamo lavorare questa Giuria!
Crede che la “Campaniliana” con il lavoro della Fondazione, proseguendo negli anni, possa contribuire attivamente alla riscoperta dello scrittore Campanile? Lei personalmente che ricordo ha di Achille? E perché ritiene necessario riportare in auge il messaggio dell’autore romano conteso da Velletri e Lariano, come lui stesso dichiarava?
Non ho avuto il piacere di conoscere personalmente Achille Campanile, il ricordo mi viene dai suoi libri, dai testi teatrali, da immagini o filmati che ho potuto vedere. La figura elegante, con cilindro, monocolo e bastone da passeggio prima, l’aspetto da bonario patriarca dalla lunga, saggia barba degli ultimi anni, mi parlano di duttile, versatilissima creatività e, prima ancora, di grande attenzione verso la varia umanità a cui è andato incontro con acuta osservazione e con la lama taglientissima della sua ironia e della straordinaria capacità di scrittura. Non si finisce mai di scoprire Achille Campanile e attraverso le sue parole anche scoprire noi stessi, quanto meno vederci come in uno specchio, con il distacco necessario per far emergere situazioni, stereotipi, convenzionalità con cui a volte diamo eccessiva importanza alla nostra individualità: sorridere di se stessi ci fa bene e ci aiuta a stare meglio con gli altri. Se Lariano e Velletri si contendono questo Autore, è una contesa sana e segno di grande ammirazione. Possiamo augurare alla Fondazione di contribuire ad allargare la “contesa”, che da sempre più parti si attinga all’insegnamento di questo straordinario scrittore e, già che ci siamo, sollecitare una ristampa completa dei suoi libri: ce ne sarebbe davvero bisogno!
Ufficio Stampa Campaniliana 2018