CARO BABBO NATALE…NEL 2015 VORREI VIAGGIARE IN CONDIZIONI UMANE
Caro Babbo Natale
Visto che ti hanno scritto già in tanti, anche io provo ad affidare a te le mie richieste. Che poi, in realtà, mi accontenterei soltanto di una, ma so che, purtroppo, è difficile da realizzare.
Sono pendolare da oltre 20 anni. Non solo. Sono pendolare Trenitalia, che è peggio che essere pendolare e basta. Tutte le mattine per almeno 325 giorni l’anno mi alzo alle 6.00 e, appena apro gli occhi, penso alla corsa al parcheggio della stazione e già la giornata si adombra. Dopo aver finalmente lasciato la macchina, verso le 7.15 mi avvio a prendere il treno. Prendo il primo che passa, tanto non è mai quello dell’orario giusto. E tanto non mi porterà mai in orario al lavoro.
Al mattino, comunque, non ci sono grandi problemi se non treni con pochissime carrozze per un bacino di utenza che ne richiederebbe almeno il triplo, quindi si viaggia tipo carro bestiame! Arrivi in ufficio che già hai sulle spalle il peso di 8 ore di dura fatica, tanto sei stressato dal viaggio.
L’angoscia sale, soprattutto negli ultimi 10 giorni, al momento di prendere il treno di ritorno. Treni soppressi o con oltre 100 minuti di ritardo, tragitti con soste interminabili nel nulla più assoluto in vagoni stracolmi di gente stanca e per questo ancora più imbufalita. Se riesci a prendere il treno intorno alle 16.00 puoi sperare di arrivare a destinazione per le 21.00 se sei fortunato.
Io non credo alle coincidenze ed è strano che tutti i sacrosanti giorni, dopo un certo orario, tutti i treni, dico TUTTI, abbiano un problema. La linea è a binario unico, quindi basta che si rompa un treno e si blocca tutto e questo è quello che succede ogni sacrosanto giorno da quasi due settimane. Ti pare normale? E non lo dico solo io, c’è una pagina su facebook dove si incontrano tutti i pendolari della linea Roma-Cassino che ci sono iscritti e questi sono alcuni dei post degli ultimi giorni:
“Anche stasera treno guasto in linea … fermi da 20 minuti a Zagarolo … non se ne può più … un grazie ai geni di RFI che per risparmiare “due euri” di manutenzione hanno trasformato la linea togliendo quasi tutti i terzi binari alle stazioni … risultato in caso di guasto tutti fermi in fila per uno … ma il nostro tempo perso chi ce lo ripaga?”
“Egregio Presidente della regione Lazio Nicola Zingaretti , vengo con questa mia “addirvi” che sulla tratta ferroviaria, gestita dalla società Trenitalia, Roma – Cassino anche oggi dopo più di una settimana di disservizi abbiamo una media di ritardi sui treni dai 30 agli oltre 60 minuti. Non le nego che dopo la settimana di passione che ci ha afflitto, essere in ritardo anche oggi prima della vigilia del Santo Natale, non mi, e non ci rallegra proprio molto. Non potremo magari fare le ultime spese ed i regali, e qualcuno di noi se la dovrà vedere con mogli o mariti inferocite e figli che piangeranno per quel regalo non comprato. Ci tengo a precisare che “questa moneta” che serve all’acquisto degli abbonamenti dei mezzi pubblici, noi ce la sudiamo e di brutto pure. Nella speranza che lei riceva questo mio è nostro messaggio, le auguro i migliori auguri di un Buon Natale e felice 2015. Firmato un Viaggiatore stanco”
“Treno delle h. 17:07 torna indietro a Ciampino. Fallimento. Auguro il fallimento”
Siamo allo stremo, viaggiamo ogni giorno su treni che, a volte, sono fatiscenti, con il riscaldamento acceso e nessuna possibilità di aprire i finestrini in estate, con i riscaldamenti rotti e finestrini aperti in inverno, in carrozze in cui ci piove dentro. Poi si sente parlare di incendi dolosi sugli impianti delle linee. Io non ci credo che siano i No-Tav, secondo me sono pendolari di quella zona che viaggeranno, sicuramente, nelle stesse nostre condizioni e che sono imbufaliti quanto me ed i miei colleghi viaggiatori. Il guaio è che questi danni li paghiamo, poi, sempre noi, perché con la scusa delle riparazioni, che avranno certamente un costo esorbitante, ci chiederanno altri sacrifici aumentando le tariffe e tagliando ancora sui mezzi, non certo quelli di alta velocità… e a rimetterci siamo sempre noi, poveri cristi, che dobbiamo subire questa vita giorno dopo giorno.
Caro Babbo Natale, spero soltanto che almeno alla vigilia di Natale i treni possano arrivare tutti in orario e, soprattutto, sani e per il 2015 ti chiedo di farci viaggiare come esseri umani in un paese civile e non come bestie nel terzo mondo.
UN PENDOLARE SFINITO