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NON SI SALVAVA NESSUNO DALLE TUE PUNGENTI BATTUTE

Gino Latini detto Nocciolina

Gino Latini, meglio conosciuto come “Nocciolinaro”, senza dare fastidio a nessuno, se ne è andato mercoledì 13 luglio 2016. I suoi 72 anni se li portava bene. Non dava segni di cedimenti, nonostante qualche acciacco e un sistema di vita piuttosto trasgressivo. Amava in modo particolare Bacco e anche il tabacco. Questi erano il suo maggiore svago e piacere, ma solo nel suo tempo libero, perché quando lavorava lo faceva sul serio. Praticamente un buon lavoratore nelle più svariate attività che si trovava a svolgere.

In paese conosceva tutti e tutti lo conoscevano. Non risparmiava nessuno. Una battuta, una frecciatina, così, senza offesa, ma senza avere peli sulla lingua. Le cose che lui vedeva e pensava le diceva a braccio e con immediatezza. Non stava a considerare se la persona “bersagliata” fosse importante o un cittadino qualsiasi.

Quando ci incontravamo non mi risparmiava di certo. Se la prendeva principalmente con la mia macchina fotografica, pronta a preferire più soggetti noti che non persone umili e popolari come lui. Un po’ stereotipati i suoi strali, ma sempre a segno. C’era una certa intesa tra noi due. Qualcosa in comune con Gino Latini c’era. Probabilmente l’ironia e la satira e senza alcuna inibizione.

A volte era lui stesso a divertirsi delle sue battute. A riderci su. Altre volte, invece, faceva sul serio, specie nei Consigli comunali o quando si trovava in conferenze, riunioni e assemblee. In quei casi bisognava seguire, non disturbare, però Gino voleva dire la sua e la diceva. Le guardie, talvolta, sono state costrette ad allontanarlo. E non era certo come un cane bastonato, ma come una tigre in trappola. Irriducibile.

La sua scomparsa non è una liberazione per San Cesareo , è, al contrario, una perdita, che crea dispiacere e rimpianto. Tantissima la gente al suo funerale. Segno che era accettato, che era simpatico, che sapeva tener vivo il paese e che, tutto sommato, lo teneva in grande considerazione.

Ciao, Gino mandaci dal cielo qualcuno che sappia comportarsi come te. Attento, però, a quello che dici lassù. Lì c’è altra gente, non certo come questa che ti piange quaggiù.

 

Pino Pompilio

 

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