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“Se 1000 tonnellate di rifiuti non vanno fuori città è emergenza!” Una conseguenza diretta della chiusura di Malagrotta che come ha detto il presidente di Ama Fortini, ha funzionato come una droga senza che si pianificassero alternative industriali per chiudere il ciclo sino allo smaltimento.

Discarica-Colle-Fagiolara-veduta-scuola

 

Torniamo  sulla questione dei rifiuti che con la riapertura delle scuole e il ritorno dalle vacanze potrebbe riesplodere nonostante le rassicurazioni del sindaco Marino. Di questa prospettiva sembra rendersi conto anche l’assessore capitolino all’ambiente Estella Marino che con una intervista all’agenzia “Dire” ammette che Roma ha bisogno di aiuto dagli impianti di trattamento che si trovano fuori dalla città e dalla Regione per smaltire almeno 1.000 tonnellate al giorno di rifiuto indifferenziato.

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Qualcosa come 50 camion al giorno zeppi di almeno 20 tonnellate di monnezza. Succede infatti che ad oggi i 4 impianti di trattamento meccanico e biologico (tmb) della Capitale lavorano 3mila tonnellate al giorno e il tritovagliatore ne tratta altre 1.000. Ma va considerato, aggiunge l’assessora, che gli impianti lavorano cinque o sei giorni su sette e quindi vanno sommate le quantità di rifiuti che non vengono lavorate quando gli impianti sono chiusi.

Nei due tmb della Colari, circa 300 delle 1.500 ton. trattate provengono dai comuni di Fiumicino e Ciampino, il che riduce la quantità dei rifiuti romani da trattare. Di qui la necessità di piazzarne altre 1000 fuori dalla Capitale. Dove portare questi rifiuti? Nei momenti di crisi e sovrapproduzione ci si rivolgeva agli impianti di Albano, Colfelice e Viterbo che dal 7 gennaio non potranno più venir utilizzati perché fu proprio un ricorso al Tar  presentato dal Comune di Albano e dalla società Saf (che gestisce il Tmb di Colfelice) che impugnò la decisione dell’allora ministro Clini di inviare circa 450 ton. giornaliere di rifiuti negli impianti Tmb di Albano, Colfelice e Viterbo.

Cosa rimane? Resta in piedi l’opzione Colle Fagiolara ! La seconda discarica del Lazio dopo Malagrotta ! Insieme alla discarica c’è il termovalorizzatore di Colleferro oggetto negli ultimi tempi, di non rassicuranti manovre da parte di Regione Lazio, Comune di Roma, AMA e ACEA ! Non c’è bisogno di essere scienziati per capire che fine faranno le 1000 tonnellate di rifiuti Romani !!

C’è bisogno di una mobilità generale di tutti i cittadini della Valle del Sacco, dei Monti Lepini, Dei Monti Prenestini e dei Monti Ernici per fermare l’ennesimo scempio !

C’è Bisogno di una grande mobilità degli Ambientalisti !

 

Di Piero Pera VERDI GREEN LAZIO

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