Cultura è Salute: empatia, benessere e arte al servizio di medico e paziente
“Cultura è salute”: non un errore di grammatica che ha sostituito alla congiunzione il verbo, ben sì una chiara e netta identificazione fra i due principali poli del benessere psicofisico dell’essere umano.
“Club Medici”, realtà nazionale che si occupa di formazione, approfondimento e studio, nella persona del direttore scientifico dottoressa Daniela Di Renzo ha pubblicato un interessante trailer relativo all’evento svoltosi lo scorso settembre a Veroli. Una manifestazione di tre giorni, in cui la psicoterapeuta e presidentessa del centro culturale “Eppur si muove” di Velletri ha dato vita, insieme ad un nutrito gruppo di professionisti e docenti, ad un’altra tappa di un progetto formativo in cui Club Medici crede fortemente.
Ester Dominici, responsabile di cultura e formazione, ha sottolineato come l’auspicio sia quello di inserire e favorire quanti più medici possibili in questo network nazionale per far sì che sia sempre più radicato l’utilizzo di cultura e arte nella riabilitazione dei pazienti. La cosiddetta mediazione artistica, infatti, propone l’ausilio di musica, teatro, danza, letteratura per “connettere”: una parola chiave, quest’ultima, che indica la possibilità di prendere coscienza di sé, della propria emozione, sviluppando quella capacità empatica che è alla base tra lo specialista e il paziente.
Un altro aspetto fondamentale del corso è quello della prevenzione del burnout: a livello medico il termine indica l’esaurimento o surriscaldamento, a livello clinico, dovuto allo stress provato a lavoro che determina un logorio psicofisico ed emotivo. Il Burnout è una sindrome che colpisce le professioni in cui la relazione con l’utente risulta centrale nel processo di crescita, cambiamento e/o cura: medici, psicologi, infermieri, insegnanti, etc. Il malessere si sviluppa quando il confine tra il lavoratore e l’utente finale va oltre i ruoli professionali.
Può accadere che il professionista sia troppo coinvolto o, al contrario, indifferente al vissuto del paziente/utente/allievo. In tali casi il professionista rimane incastrato in una forte difficoltà nel gestire la relazione con l’utente da sviluppare una sintomatologia psichica o psicosomatica definita Burnout, “bruciato, scottato” La metafora rende chiaramente l’immagine di quanto accade al vissuto di chi ne soffre. I corsi svolti finora hanno trattato diverse tematiche: Empatia e Burnout, appunto, come l’ultimo di Veroli, e violenza di genere.
In tutto hanno partecipato circa 350 allievi nei corsi di formazione di Milano, Roma, Subiaco, Lucca, Campobasso, Ariccia, Veroli. Il prossimo, già in programma, si occuperà di sessualità nel ciclo di vita e si svolgerà a Todi. Per tutte le info si può consultare il sito www.culturaesalute.com.
Rocco Della Corte