Da Valmontone il Partito Democratico lancia la sfida per Rifare l’Italia
Comunicato stampa, riceviamo e pubblichiamo:
“Crescita, occupazione e riforme”, sono i temi su cui si sono confrontati a Valmontone esponenti di primissimo piano del Partito Democratico nazionale, regionale e provinciale, delle principali istituzioni e moltissimi amministratori locali. Centinaia, infatti, sono stati i partecipanti alla prima assemblea regionale di Rifare l’Italia, l’area del PD che fa riferimento al presidente nazionale del partito, Matteo Orfini, presente a Valmontone insieme all’europarlamentare Roberto Gualtieri, ai senatori Francesco Verducci e Bruno Astorre, ai deputati Emiliano Minnucci e Monica Gregori, al presidente del Consiglio regionale del Lazio, Daniele Leodori e al consigliere regionale Fabio Bellini, al segretario e al vicesegretario del Pd Lazio, Fabio Melilli e Claudio Mancini, al segretario provinciale Rocco Maugliani e tanti sindaci e assessori dei comuni del Lazio.
“Contribuire al processo di cambiamento e di riforma del Paese – ha dichiarato Matteo Orfini – combattere la precarietà e la disoccupazione. È questa la strada da percorrere per rendere stabile e per superare la soglia del 41% che il Partito democratico ha raccolto alle ultime elezioni europee”. Per il presidente Pd “non dobbiamo aver paura del cambiamento. È chiaro che esso non può essere immediato, ma è una sfida che va raccolta e affrontata. E oggi, in un Paese in cui i direttori dei grandi giornali sono gli stessi da anni e le aziende passano al massimo di padre in figlio, il nostro partito rappresenta l’unica forza del Paese che ha fatto una discussione e ha prodotto una nuova classe dirigente che si è candidata per fare le riforme”. “Siamo un partito – sottolinea Orfini – che fa del pluralismo il proprio punto di forza: prima le decisioni si assumevano nei caminetti, oggi negli organismi dirigenti. E questo è una garanzia per tutti”.
Per Fabio Melilli “una classe dirigente sa stare insieme se è in grado di superare le logiche della divisione, e la nostra comunità sa che il partito viene prima delle scelte personali. Noi siamo certi che il Lazio sarà protagonista di questa stagione di riforme che ha messo in campo Matteo Renzi. Il forgiarsi di una nuova classe dirigente è un processo ancora in corso. Non è ancora finito e dobbiamo contribuire a svilupparlo”. “Crescita, occupazione, riforme, questa è la sfida che Rifare l’Italia porta avanti all’interno del Partito democratico – ha detto in apertura Claudio Mancini – una forza, la nostra, che spinge verso il cambiamento sostenendo l’azione di Matteo Renzi. Una forza che sta, inoltre, contribuendo a costruire una parte significativa del rinnovamento della classe politica: siamo parte di una maggioranza impegnata nell’azione di governo e una risorsa per lo stesso Partito democratico. Lavoriamo con la consapevolezza che organizzare un’area politica significa mantenere una certa misura e dei limiti che non devono essere superati. Quando uno è in maggioranza tuona contro le correnti, quando è in minoranza le organizza. Questa – ha concluso il vicesegretario regionale- è un’impostazione che deve essere superata perché rappresenta un’idea sbagliata di partito. Uno dei punti di forza del Pd, invece, è proprio la sua forza pluralista, anime diverse che coabitano e che offrono al nostro partito una prospettiva di governo di lungo corso”.
“Come Partito Democratico – precisa il vice sindaco di Valmontone, Eleonora Mattia – dobbiamo cogliere la possibilità di una semplificazione del sistema facendo attenzione a non dimenticare l’inclusione sociale: le Città metropolitane, infatti, consentono di rinnovare il rapporto tra istituzioni e cittadini ma occorre grande partecipazione da parte di tutti i soggetti coinvolti, dagli amministratori alle forze sociali e alle rappresentanze economiche e produttive legate allo sviluppo del territorio. Fondamentale sarà la funzione di pianificazione territoriale generale, che viene a toccare una delle più tradizionali (e gelose) funzioni di competenza comunale: quella relativa all’adozione dei piani regolatori. Porre in capo alla Città metropolitana la pianificazione generale è necessario per gestire le funzioni di promozione e coordinamento dello sviluppo economico e sociale dell’area. Senza questa funzione si vanificherebbe ogni capacità di governo della stessa. Ecco perché occorre effettuare una valutazione del territorio nella sua complessità, per verificare eccellenze e criticità nell’ambito delle quali proporre un’organizzazione in distretti, a partire da quelli culturali e turistici. Perché le esigenze del quartiere Prati sono necessariamente diverse da quelle di Vallepietra ma vanno governate entrambe”.
Per il coordinatore nazionale di Rifare l’Italia, Francesco Verducci, che ha concluso i lavori a Valmontone “nell’aria c’è una forte domanda di riscatto, di emancipazione, di protagonismo, di protezione ed il Partito Democratico è tornato ad essere il principale interlocutore su questi temi. Noi siamo la speranza di tanti italiani perché abbiamo dimostrato che se la politica sta in campo dalla parte di chi sta pagando la crisi, può risollevare il Paese”. “Per essere credibile – ha concluso Verducci dando appuntamento ad ottobre per la seconda assemblea regionale – la politica deve riformare se stessa e per questo è fondamentale la riforma del Senato che può riscrivere la fisionomia del Paese”.