Gialli, serial killer e tanta ironia: Alicia Bartlett-Gimenez conquista Velletri
Un’autrice di fama internazionale per la domenica pomeriggio targata Mondadori Bookstore. Nella sede di Velletri, di fronte ad un pubblico numerosissimo che ha letteralmente affollato i locali della Libreria, la giallista del noir sociale Alicia Bartlett-Gimenez ha presentato il suo ultimo romanzo, Mio caro serial killer, edito da Sellerio.
Con uno spirito fortemente ironico e un italiano fluente, la scrittrice è partita analizzando il nome della protagonista: Pedra Delicado, un’investigatrice dalle mille doti, che presenta un autentico ossimoro tra il nome e il cognome. “Non ci avevo nemmeno pensato – ha svelato la Bartlett – ma è proprio così. Sicuramente tutti i casi con cui si trova a dover combattere la portano a dover mettere in campo sia la sensibilità che la durezza”.
Un personaggio, quello di Pedra, che ha conquistato milioni di lettori e che prima o poi doveva scontrarsi con questo serial killer: “Una tappa forse obbligata per chi scrive i gialli, questo assassino che uccide donne sole e di mezza età mette a dura prova sia Pedra che i suoi collaboratori”. Molto interessante è anche l’analisi che la Bartlett traccia della polizia spagnola, fatta di rispetto e gerarchie.
Ma quello che ha sottolineato l’autrice è l’aspetto umano, anche squisitamente femminile, di Pedra: “Chi lo ha detto che le donne devono avere per forza un marito? Si sta bene anche da sole – ha detto, scherzando, l’autrice in merito alla protagonista – e spesso nelle grandi città, dove non c’è quel clima confidenziale tipico dei paesi, è uno stato ricorrente”.
Anche il titolo del romanzo, con una patina sarcastica o ironica, non è sfuggito ai lettori: “In effetti definire un assassino seriale come ‘mio caro’ la dice lunga sul carattere di Pedra. Racchiude uno spirito sornione e sdrammatizza”. La definizione di “noir sociale”, a cura di alcuni critici letterari, non dispiace alla Bartlett, definita da altri la Camilleri spagnola: “Essere paragonata al Maestro da una parte mi fa pensare che sono avanti con l’età – ha dichiarato, sempre con il sorriso – ma per me è un onore incredibile. Pensare che Camilleri alla sua età scrive, nonostante i problemi di salute legga, si informi e sia sul pezzo è davvero entusiasmante. Rimane uno dei più grandi autori contemporanei”.
Sollecitata dalle domande di Ezio Tamilia, l’autrice ha parlato anche di questioni extra-letterarie: dall’indipendenza della Catalogna, tema dibattuto in Spagna, all’espressione massima di libertà, che in Mio cario serial killer viene individuata nel suicidio. Su quest’ultimo tema si è aperta una discussione riguardo le differenze tra Spagna e Italia, due paesi cattolici ma con una diversa impostazione culturale su argomenti come l’eutanasia o le unioni civili.
Impossibile, poi, in virtù dell’occhio attento sull’attualità, non parlare di Trump: “Quell’uomo mi spaventa, non posso che definirlo con parole poco belle. Farebbe guerra a chiunque, è pericoloso, e il pensiero che sia succeduto ad Obama è terribile”. La conversazione è dunque tornata sui binari della letteratura, poiché è stato chiesto alla Bartlett i suoi generi preferiti: “Ovviamente il giallo, ma mi piacciono molto i saggi e tutti i romanzi in generale. Un po’ meno la poesia, ma perché bisogna avere gli strumenti per capirla”.
Sulla crisi della cultura e delle lettere in generale, la Spagna sembra passarsela meglio rispetto alla nostra nazione, ma la scrittrice è stata conquistata dall’Italia: “Considero l’Italia la mia seconda patria. Qui c’è un calore diverso. In Inghilterra, ad esempio, per farsi firmare una copia o avere una dedica lo chiedono appena. In Spagna ti dicono ‘passavo di qui, per caso può farmi un autografo?’. Invece gli italiani mi raccontano la storia della loro vita, dalla nonna anziana che legge i miei romanzi alla madre che mi ha visto su un giornale. Sono calorosi e spontanei, caratteristiche che amo”.
Un vero e proprio successo, sia di pubblico che di gradimento, per la presentazione di Alicia Bartlett-Gimenez. Intervistata dal TG2 proprio il giorno prima del suo incontro con il pubblico di Velletri, l’autrice spagnola ha terminato il suo breve tour italiano composto di tre date (Roma, Milano, e quella della nostra città).
Un’occasione prestigiosa per gli spettatori accorsi, che hanno dato vita ad una lunga fila per una foto ricordo e un firma-copie. La Mondadori Bookstore Velletri-Lariano esprime soddisfazione per l’ennesimo evento partecipato ed è già pronta al prossimo appuntamento: sabato 24 marzo, alle ore 18.30, arriverà Enrico Vanzina per presentare La sera a Roma (Mondadori).
Rocco Della Corte