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  Come finiscono, in genere, le contese tra ragazzi? Spesso accade di vedere due che si attaccano in lotte furibonde. Gli altri si mettono intorno e li aizzano. Non è raro che qualcuno più responsabile e più forte divida i due e li rimetta in riga. Il gruppo così ritorna tranquillo e a posto.
Lo si vede anche, specie tra i più piccoli, che a volte litigano. Se le danno, piangono, si lamentano, ma dopo pochi minuti ritornano a giocare, a ridere e di nuovo a farsi dispetti.
Basta poco per accendere conflitti planetari. Nel secolo scorso è successo ben due volte e si è rischiato anche di ridurre il numero dei pianeti del sistema solare. E non è finita.
La soluzione della "pace infinita" è possibile e semplice. Gli stessi popoli possono fare il miracolo, soprattutto quelli più vicini e intorno a quelli che si massacrano a vicenda. Basterebbe andare tutti insieme a far deporre a tutti le armi.
Al contrario vediamo masse che marciano in manifestazioni e inneggiano all' uno o all' altro dei contendenti. Si strappano, si calpestano e si bruciano bandiere.  Non si portano ramoscelli d' ulivo, né si vedono volar colombe.
L' anno che aspettiamo come sarà? Ci facciamo auguri in tutti i modi, ma sono solo parole, parole, parole belle a dirsi, ma vuote. Inutili!
In realtà cosa facciamo di concreto? Quali passi mettiamo l’un dietro l’altro per l’avvento del regno universale della pace?
Non abbiamo fatto la stessa cosa di questo periodo lo scorso anno e gli anni precedenti? Con quali risultati?
La guerra con l’Ucraina continua e ce n' è un’altra in più, quella tra Israele contro Amas. L' elenco dei conflitti e dei disastri potrebbe continuare, senza giungere mai alla fine.
Facciamo una volta sul serio. Conquistiamo paesi e popoli con la palma della pace. La terra crocefissa risorgerà.
Pino Pompilio


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