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Il 28 maggio a Palestrina, presso l’Auditorium, alle h. 18.00, ci sarà una conferenza su un fenomeno che, purtroppo, si diffonde sempre di più tra i nostri giovani. La conferenza è organizzata dalla Caritas Diocesana e tratta un argomento molto scottante: il bullismo nelle scuole.
Durante l’evento si presenteranno i risultati di un’indagine fatta nelle scuole di Palestrina, Zagarolo e San Cesareo poiché ci sono tantissime segnalazioni di atti di discriminazione e violenza soprattutto nell’età tra i 10 e 15 anni (scuole elementari e medie).

E’ un fenomeno che, purtroppo, spesso è sottovalutato poiché tutti pensano che riguardi sempre qualcun altro, che sia lontano dalla nostra realtà, invece è molto più vicino di quanto si pensi. Palestrina è ormai nelle mani di bande che innescano risse e spadroneggiano nel centro storico. Le notizie si mettono a tacere, soprattutto in tempo di campagna elettorale, perché certamente non è una buona pubblicità all’attuale Amministrazione.

Il fatto è che, ormai, la situazione è sfuggita di mano. Troppo spesso si chiede l’intervento delle forze dell’ordine per sedare risse tra ubriachi, italiani e non senza distinzione, per lo spaccio di sostanze stupefacenti, per atti di vandalismo. Il tutto praticamente ignorato da chi si ostina a non voler vedere il problema.

Non va meglio nelle fasce più giovani… Seguendo l’esempio degli adulti e vedendo che nessuno interviene con loro, i ragazzi hanno pensato bene di emulare “quelli più grandi” e pure di pomeriggio comincia ad essere pericoloso passeggiare per il centro. Complici anche i negozi sempre più chiusi e la scarsa frequentazione, infatti, bande di ragazzini dai 10 anni in su si divertono a perseguitare e picchiare, sotto gli occhi di tutti, coetanei colpevoli di chissà quale abominio, tanto da spedirli al pronto soccorso malconci.Il fenomeno sta diventando così preoccupante che la Caritas ha svolto uno studio accurato, i cui risultati verranno discussi in pubblico. Si spera che ci sia abbastanza partecipazione da parte delle Autorità perché finora la tendenza è stata di nascondere dato che, fino a qualche tempo fa, per radio, il Sindaco f.f. insisteva a dire che il corso era un brulicare di vita con negozi fiorenti e paesani a passeggio.

A volte non c’entrano nemmeno i genitori, che fanno di tutto per educare i propri pargoli, ma devono anche lavorare il triplo per poter garantire un piatto da mangiare in un periodo di profonda crisi, quindi sono sempre più assenti e distratti. A volte, però, basterebbe veramente poco per sistemare le cose, basterebbe un paese che funzioni.

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