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“Ogni bambino ha diritto ad essere protetto non solo dalla malattia e dalla violenza ma anche dalla mancanza di adeguate occasioni di sviluppo affettivo e cognitivo”: il programma nazionale Nati per Leggere – che compie 20 anni e che è stato sviluppato dall’Associazione Italiana Biblioteche, dal Centro per la Salute del Bambino e dall’Associazione Culturale Pediatri – ha l’obiettivo di promuovere la lettura in famiglia sin dalla nascita.

Numerose ricerche scientifiche dimostrano infatti che è fondamentale stimolare e offrire ai bambini occasioni di sviluppo delle capacità intellettive ed emotive, fin dalle prime fasi della crescita e la lettura è una delle attività più efficaci in questo senso: leggere vicini e con continuità crea relazione e intimità tra adulto e bambino, influisce positivamente sullo sviluppo del linguaggio e favorisce l’apprendimento successivo della lettura, contribuendo in modo determinante al benessere dei più piccoli.

Per questo il Comune di Cori e la Biblioteca Comunale ‘Elio Filippo Accrocca’ aderiscono al programma nazionale Nati per Leggere e quest’anno mettono in campo una nuova iniziativa: il Dono del Libro. Per favorire l’accesso ai libri di qualità, l’amministrazione comunale ha deciso di donare a tutti i nati nell’anno 2019 un libro scelto apposta per loro, ‘Guarda che faccia’, che viene consegnato all’interno di uno speciale kit, in cui si trova anche una guida per neogenitori, ‘Come nutrire la mente dei nostri bambini’, e informazioni utili sul programma ‘Nati per Leggere’.

“A tutti i bambini nati e che nasceranno nel corso del 2019 – così il sindaco Mauro De Lillis -, il Comune di Cori regalerà un libro appositamente selezionato e specifico per i primi mesi di vita. Abbiamo pensato che un libro possa essere un ottimo strumento per accompagnare l’inizio di queste giovani vite e, al tempo stesso, ci è piaciuta l’idea di un libro come uno dei migliori investimenti che una comunità possa fare per il proprio futuro. Grazie alla biblioteca di Cori per aver curato questo nobilissimo progetto”.    

Alessandra Tabolacci

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