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Ora Anna Dente è conosciuta e famosa in tutto il mondo. Il campo, dove è pressoché imbattibile, è la cucina. Il suo regno. Prima di diventare quella che è era con il marito nella loro macelleria. Durante la lotta per l’autonomia ha avuto due processi per partecipazione a banda armata. Che fosse una cittadina battagliera e reattiva, specie di fronte alle ingiustizie, agli abusi di potere e alle sperequazioni sociali, nessuno è di diverso avviso, ma da qui ad essere una guerrafondaia ce ne corre.

Anna Dente è stata all’Expo dall’inaugurazione, avvenuta il 1° maggio, fino al 31 dello stesso mese. Lo stand era quello del Lazio nel padiglione Italy. Ha fatto fare un figurone sia al Lazio, sia all’Italia e anche e soprattutto a San Cesareo. Il piatto più richiesto dai Milanesi è stato quello con cacio e pepe, la carbonara è andata bene ai francesi e in genere agli stranieri. Molto apprezzate le altre leccornie del fantasioso e gustoso menù: matriciana, polpette alla nonna Maria, abbacchio alla romana … . Non molto graditi, invece, i giglietti come, del resto, i dolci secchi anche di altre regioni d’Italia. Nel corso del mese Anna si è gemellata con la rappresentante del padiglione della Tanzania. Un abituè e grande estimatore della cucina di Anna Dente è stato il Direttore del padiglione del Bruney.

I primi clienti  sono stati i Giapponesi. “In Giappone”, ha detto Anna, “hanno aperto tre ristoranti che portano il mio nome “Sora Anna”. Tra i numerosissimi illustri ospiti Vittorio Sgarbi, Direttore del Museo dell’Arte nell’Expo,  Mikel Mils, basista e compositore dei Rem, Antonio Ingroia, Edoardo Bennato… .

Il Consiglio Comunale, mercoledì 2 luglio, ha riconosciuto ad Anna la meritata fama. Il Sindaco le ha consegnato una coppa, intonata alla sua attività, mentre il Presidente del Consiglio ha letto la pergamena con la motivazione del riconoscimento. Anna, visibilmente commossa, ha dedicato il premio ai suoi famigliari, alla mamma Maria, presente alla cerimonia e al figlio Emilio che la segue dovunque. Significativo il suo ringraziamento: ” Milano”, ha dichiarato la Dente, “ mi ha aperto gli occhi e mi ha convinto ancora di più su ciò che io penso e cioè che è meglio vivere in pace invece di farci la guerra l’un l’altro. Io voglio bene alla mia famiglia e a San Cesareo e lo dimostro con i fatti”.

Pino Pompilio

 

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